Approfondimenti » 07/03/2012
Io non mi candido. Di Andrea Etna
Ho deciso da tempo di NON CANDIDARMI alle prossime elezioni amministrative del Comune di
Brindisi.
Ricevendo alcune proposte di candidature, forse per i discreti risultati ottenuti nella precedente
tornata elettorale, vorrei spendere queste poche righe per esprimere il mio personale pensiero
considerato che quello che interessa a tutti sia solo il mio potenziale bagaglio di voti da portate a
questa o quella lista (il giorno dopo per gli stessi personaggi torni ad essere il signor nessuno di sempre,
come se per essere eletti siano stati sufficienti i loro voti personali e non quelli meticolosamente messi
insieme dalle liste).
L’invito che voglio rivolgere a tutti è uno solo: se volete davvero una città che non sia un GRANDE
PAESE dite basta a chi per anni ci ha governato e solo in queste occasioni si ricorda di Voi e dei Vostri
voti, chiedetegli piuttosto cosa abbia concretamente fatto per questa città in tutti questi anni (… oltre
a sistemare interessi personali, carriere, figli e parenti…).
Se vi state chiedendo a che titolo io possa chieder conto dell’operato di un amministratore locale vi
posso rispondere in due modi:
1) Come elettore, non vedendo sfruttate minimamente le innumerevoli potenzialità della nostra
città, vittima di veti incrociati, di interessi privati di pochi e di un immobilismo amministrativo
che perdura da anni;
2) Come ex candidato che si è scontrato, nelle precedenti elezioni amministrative, con un sistema
fatto di ricatti, poteri forti, lobby, scambi di favori, gente che ha debiti di riconoscenza con il
proprio medico che può tornare sempre utile (provate a contare i medici in consiglio comunale e
provate a contare quanti di essi hanno sfruttato la loro posizione all’interno di enti pubblici per
farsi la campagna elettorale in maniera non proprio ortodossa!), peggio ancora c’è il datore di
lavoro o la cooperativa che ricatta e, nel caso in cui non dovessero arrivare i voti richiesti, è
pronta a mettere in gioco il posto di lavoro. A tutto questo si aggiungano le minacce ricevute
per aver attaccato manifesti elettorali “negli spazi previsti dalla legge” a fronte di una miriade
di affissioni abusive e illegali di tanti altri risultati eletti.
A distanza di quasi 3 anni, ringraziando tutti quelli che nonostante tutto il sistema MALATO hanno
creduto in me, scusandomi con loro e rimasto schifato da tutto questo, non commetterò lo stesso
errore.
Quello che posso fare è invitare tutti a dare il giusto spazio a chi ha nuove idee per una città che
merita sicuramente di più o a chi si impegna quotidianamente pur non avendo incarichi istituzionali,
dando dimostrazioni concrete e disinteressate, diffidando dai costosi slogan elettorali e dalle false
promesse che, come al solito, puntano solo a fare leva su un territorio bistrattato come il nostro.
Credo che questa meravigliosa città meriti qualcosa di più delle parole…
Andrea Etna
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