Teatro » 25/04/2012
Torno Subito @ Nuovo Teatro Verdi - Brindisi
• 25/04/2012, Nuovo Teatro Verdi - Brindisi
Rassegna: Attimi di Scena
Spettacoli: ore 18,00 – ore 20,00
• 27/04/2012, Teatro Comunale - Torre Santa Susanna (Brindisi)
Rassegna "Ultimo respiro"
Spettacolo: ore 20,30
Meridiani Perduti Presenta:
TORNO SUBITO
di e con Sara Bevilacqua
Voce: Daniele Guarini
Pianoforte: Daniele Bove
Drammaturgia: Emiliano Poddi
10 Settembre 1943: Vittorio Emanuele III sbarca a Brindisi, l’unica città dove non ci sono né nazifascisti né anglo-americani, il posto perfetto se sei un Re in fuga da una guerra planetaria.
Eppure, in questo angolo di mondo, in questo lembo di Terra dove niente più sembra andare nel verso giusto, un frammento di bellezza, una piccola favola si riesce ancora a salvare.
Un Re, una Regina di cuore, la ragazza che le faceva i cappelli ed un soldato straniero.
Molti anni dopo raccontiamo questa storia che sembra così lontana da far dubitare che sia accaduta sul serio. Per ricordarlo e ricordarcelo, per fare un po’ di chiarezza su quei giorni di caos e di fame.
Torno Subito, con la regia di Sara Bevilacqua, scritto da Emiliano Poddi, è nato dalle interviste a più di sessanta nonni che hanno vissuto quei giorni di così importanti per la nostra storia.
Siamo partiti dal desiderio di non dimenticare e di capire quei giorni così determinanti per il nostro Paese:
Errore o vergogna? Perché abbandonare Roma lasciando tutti nel caos, senza ordini e comandi (dentro e fuori la Frontiera) proprio nel momento in cui avere il polso della situazione poteva significare, se non la salvezza, almeno l’unico mezzo per coordinare una resistenza e, non ultimo, non gettare nella disperazione le truppe abbandonate.
La ricerca scientifica ci ha portato una collaborazione con l’Archivio di Stato di Brindisi e della sua direttrice Dott.ssa Francesca Casamassima e con l’Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea.
E lontano dal Fronte? Cosa accadeva a Brindisi, porto strategico sì, ma allo stesso tempo lontana dalle prime linee? Come vivevano le famiglie, qual era l’eco di quella guerra “mondiale”?
Siamo partiti dalle storie semplici, quelle dei protagonisti di quei giorni.
Attraverso comunicati stampa ai giornali e via radio siamo entrati in contatto con un esercito di nonni brindisini e pugliesi che, con la forze evocativa di maestri neorealisti, ci hanno preso per mano e ci hanno accompagnato nel periodo della più lunga battaglia della loro vita: contro la fame, contro le bombe, contro una guerra la cui fine si allontanava di giorno in giorno, sempre di più.
Barbieri e calzolai, borghesi e aristocratici, fascisti e partigiani, in una Brindisi bombardata, porta per gli eserciti di ogni colore, tra puzza di bruciato e profumo di pane bianco.
Le loro vicende sono state lo spunto per inventare un nuovo racconto che intreccia fantasia e realtà storica, finzione letteraria e veri frammenti di vita quotidiana.
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