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Approfondimenti: La Provincia di Brindisi l’ho voluta io. Mussolini. Di Aldo Indini



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Approfondimenti » 27/07/2012

La Provincia di Brindisi l’ho voluta io. Mussolini. Di Aldo Indini

Il 6 dicembre 1926 un telegramma di Benito Mussolini, il Capo del Governo, annunzia a Serafino Giannelli, Podestà di Brindisi:
"Su mia proposta il Consiglio dei Ministri ha elevato codesto Comune alla dignità di Capoluogo di Provincia.
Sono sicuro che col lavoro con la disciplina e con la fede fascista, codesta popolazione si mostrerà sempre meritevole dell’odierna decisione del Governo Fascista.
Mussolini.

La Provincia di Brindisi è istituita con R.D.L. 2 Gennaio 1927 n. 1: “Riordinamento delle Circoscrizioni Provinciali”.
Il 15 gennaio 1927 il Podestà Serafino Giannelli veniva ricevuto da Mussolini presso il Viminale ed il Duce volle precisare: "La provincia di Brindisi l’ho voluta io e l’ho voluta per vari motivi: per i meriti acquisiti dalla Città durante la guerra mondiale, per cui ho deciso che debba sorgere a Brindisi il Monumento al Marinaio Italiano; perché il suo porto, conosciuto da tutti i navigatori del mondo, è ritenuto il più sicuro da tutti i mari e di tutti gli oceani; perché Brindisi è destinata ad un alta missione per la nostra espansione; ed in fine perché Brindisi, potente al tempo dell’Impero Romano, dovrà ritornare al suo antico splendore.
E però non è senza significato che oggi la città riprenda il posto che le compete nella storia d’Italia, la quale per volere della Suprema Divina Provvidenza, potrà avere delle eclissi, ma non potrà mai piombare nelle tenebre della notte.

Fu questa motivazione che il Preside Rettorato Provinciale Dott. Giuseppe Simone (28/04/1929 – 15/11/1937) fece scolpire nel 1929 su una lapide di marmo che fu murata nell’atrio d’ingresso del Palazzo del Governo, dall’arch. Saverio Dioguardi (cui aveva affidato l’incarico di progettare il liceo-ginnasio).
Nel 1940, a ricordo e riconoscenza, il Commissario Straordinario Dott. Pier Paolo Pietrabissa (02/01/1940 – 08/01/1941) dedicò a Mussolini la “Fontana dell’Impero” che sorge ancora oggi integra sulla Via Camassa, ai piedi della Piazza Santa Teresa. Sulla fontana è riportato l’emblema dell’aquila mentre a destra e sinistra vi è lo stemma della città e della provincia di Brindisi, ed a centro la dedica al Duce.

All’incontro con Mussolini del 15 gennaio al Viminale erano presenti, oltre al Podestà Giannelli, anche i rappresentanti dei Comuni di Brindisi, Lecce e Taranto, affinché ascoltassero la precisa volontà del Duce, in particolare per le lamentele dei Comuni per il distacco dalle Provincie di Lecce e Taranto.
Tre di questi Comuni: Guagnano, Salice Salentino e Veglie che avevano fatto parte del circondario di Brindisi con R.D.L. 31 marzo 1927 n. 468, furono staccati dalla provincia di Brindisi per essere riaggregati alla Provincia di Lecce.
Venivano così sottratti alla Provincia di Brindisi 158,14 Kmq. ed oggi 29.092 abitanti.

La loro permanenza, però, non sarebbe stata sufficiente a "salvare" la provincia di Brindisi dai tagli del Governo Monti, poiché il requisito standard per le nuove provincie è più di 350.000 abitanti distribuiti su 2500 Km quadrati di superficie.
Nell censimento del 30/04/2011, gli abitanti dei 20 comuni erano 403.135 che aggiunti quelli dei tre comuni dissidenti (29.092) sarebbero diventati 432.227 abitanti, ma distribuiti su di una superficie di Kmq. 1.839,00 per i 20 comuni, più Kmq. 158,14 dei tre comuni, gli abitanti risulterebbero distribuiti su Kmq. 1.997,14.

Taranto con i suoi 580.028 abitanti distribuiti su una superficie di Kmq 2.436,67, anche se di poco, non raggiunge il requisito di superficie standard di 2.500,00 Kmq.
Ma se anche Taranto come Brindisi non raggiungono la superficie richiesta sta per realizzarsi un grande sogno di molti brindisini, in alternativa ad una istituzione fascista: “la fattiva concertazione, in corso tra le tre Province, fu sottoscritto,in data 10 luglio 2006, con il Presidente della Regione Puglia il protocollo d’intesa per il progetto strategico delle infrastrutture viarie di valenza interprovinciale unitariamente distribuito sul territorio sub-regionale interessato dal progetto del “Grande Salento”.

Siamo per anticipare e rendere concreto un accordo-quadro sottoscritto dai tre Presidenti il 24 gennaio 2006 con il quale era stato istituito un tavolo permanente di consultazione con ambiti di intervento riferiti a grandi infrastrutture, ambiente, promozione della conoscenza, sviluppo di politiche mediterranee, turismo e cultura, agricoltura e sviluppo rurale, nonché sviluppo industriale.
Nel marzo 2007, con apposita convenzione tra Regione e le tre Province, nasce il ”Grande Salento”

L’ Arcidiocesi di Brindisi - Ostuni ne aveva anticipato gli eventi nel 1980, quando, diocesi sufragea dell’arcidiocesi di Lecce, il Vescovo di Lecce diveniva Arcivescovo Metropolita di Brindisi.

Facciamo attenzione, con i vari trasferimenti dei beni a non perdere il Palazzo Montenegro che venne acquistato per £. 460.000 dalla “Peninsular & Oriental Steam Navication Company” come sede per gli Uffici Provinciali per poi divenire l’abitazione del palermitano dott. Ernesto Perez primo Prefetto di Brindisi.
Non dimentichiamo di ridare alla via Marco Pacuvio la sua vecchia denominazione topografica di Via Sottoprefettura.

Aldo Indini


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