Approfondimenti » 20/10/2012

Le bandiere. Di Aldo Indini

"Le pezze appese ad un’asta nello studio del Sindaco nascoste da un nastro azzurro con scritta Città di Brindisi" è all'oggetto di una lettera inviata da Aldo Indini al Sindaco di Brindisi, Mimmo Consales.
Di seguito ne riportiamo integralmente il testo

Come potrà rilevare D.P.R. 7 aprile 2000, n. 121, recante la disciplina dell’uso delle bandiere della Repubblica italiana e dell’Unione europea da parte delle amministrazioni dello Stato e degli enti pubblici, la S.V. può apprendere dall’art. 9: comma 1) - Le bandiere sono esposte in buono stato e correttamente dispiegate; ne su di esse , ne sull’asta che le reca, si applicano figure scritte, o lettere di alcun tipo. Comma 2) – Su ciascuna asta si espone una sola bandiera.
Le bandiere vanno esposte a terra sul lato destro dietro la poltrona della scrivania del titolare dell’ufficio con la bandiera europea che da la destra a quella italiana, così come si intravede nella foto del Presidente della Repubblica alle Sue spalle e si nota, la mancanza del Crocifisso.

Se la S.V. vuole aggiungere la bandiera del Comune (unico colore del gonfalone con al centro il semplice stemma, nella posizione orizzontale) al centro la bandiera tricolore che da la destra alla bandiera europea e a sinistra la bandiera del Comune.
Porto a conoscenza della S.V. che in data 15/09/2009, ho fatto notare al Presidente On. Gianfranco Fini, che nella trasmissione di quel giorno, il nastro azzurro con scritta “Camera dei Deputati” copriva il verde del tricolore italiano posto alle sue spalle, lasciando intravedere più essere la bandiera francese che quella italiana, in contrasto con il D.P.R. 7 aprile 2000, n. 121, art. 9.
A partire dal 26/09/2009, il nastro azzurro “Camera dei Deputati” è stato definitivamente tolto dall’asta che reca il tricolore nell’aula di Montecitorio..

Cordiali saluti
Aldo Indini