Approfondimenti » 01/11/2012
Il Sindaco torni a presiedere il Comitato Feste Patronali. Di Aldo Indini
Di seguito una lettera inviata da Aldo Indini al Sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, nella qualità di Presidente Onorario Comitato Feste Patronali.
Storicamente è accertato che sin dai tempi antichi, con l’arrivo di San Teodoro D’Amasea a Brindisi, la Chiesa ha sempre sostenuto come suo Patrono San Leucio, mentre sin dal 1200 il Comune ha sempre sostenuto come suo Patrono San Teodoro D’Amasea.
Solo con la delibera 94 del 1852 ottobre 5 martedì, per il Sindaco il secondo eletto Michele Pasanisi, Segretario Mariano Monticelli avviene la “Disertazione sull’appartenenza o meno della cappella di S. Teodoro, sita nella Cattedrale, al patronato comunale”. Sino all’ora la cappella era sostenuta dal Comune.
Ciò non toglie che l’anno precedente, con delibera n. 106 del 8 dicembre 1851, lunedì (Sindaco Pietro Consiglio. Segretario Mariano Monticelli), avviene la Nomina dei componenti la commissione per i festeggiamenti di san Teodoro: canonico Fedele Bianchi, Teodoro Pino, Oronzo Ciampa, Mariano Fusco, Giovanni Cafiero, Vito Monaco, Rosario De Marco e Francesco Fumisetto.
Successivamente, con delibera n.31 del 12 maggio1853, (giovedì. Sindaco Gesualdo Villanova. Segretario Mariano Monticelli) si procede alla Conferma del canonico Fedele Bianchi, di Teodoro Pino, Oronzo Ciampa, Mariano Fusco, Vito Monaco e Francesco Fumisetto e nomina di Mariano Monticelli, Vincenzo Foscarini, Giuseppe Di Giulio, Mariano Gigantr, Giuseppe Romano, Angelo Cristofaro, Antonio De Castro Donato Rucco a componenti, insieme con il Sindaco e il secondo eletto dalla deputazione per la festa del protettore san Teodoro.
La consuetudine che allo sbarco dal “sandalo” dell’urna contenente i resti mortali del santo, il sindaco consegna le chiavi della Città, risale nei festeggiamenti del 1897, con la consegna delle chiavi da parte del Sindaco Federico Balsamo.
Potrei continuare l’elenco sino a quando: “Gli Amministratori che reggono le sorti di Brindisi, sotto il Sindacato del Sig. Balsamo Cavaliere Federico, poiché la vecchia cassa è cita, degna più non poteva di custodire il Corpo del Santo.
Unanimemente deliberando Brindisi XXVI Aprile MDCCXCIX
Hanno fatto costruire la cassa in cristallo di Boemia, ricca per lavori argento,nella quale riposano ora gli avanzi mortali del Nostro Protettore.”
Con l’inizio dell’anno 1900 si hanno notizie che il Sindaco è Presidente Onorario del Comitato Feste Patronali è nomina un suo rappresentante in seno al Comitato.
Nel Comitato Feste Patronali, gestione 1972/1973, presieduto dal rag. Domenico Iaia, l’arcivescovo mons. Nicola Margotta, era rappresentato dal canonico don Augusto Pizzigallo, mentre il sindaco Francesco Lo Parco, che deteneva la presidenza onoraria, era rappresentato dall’assessore Vitantonio Giannoccaro, inoltre, dai componenti del comitato: Cosimo Selicato, Pasquale De Castro, Franco Picoco, Antonio Daccico e Giuseppe Di Giorgio.
Al rientro della processione dal mare, il sindaco Francesco Lo Parco trovandosi di fronte, oltre la statua di San Teodoro, anche quella di San Lorenzo, ritenne opportuno non consegnare le chiavi della città al solo Santo patrono Teodoro e così per 30 anni successivi la consegna delle chiavi non avvenne. Cadde così, la Presidenza Onoraria del Sindaco nel Comitato Feste Patronali.
Il ripristino avviene nel Settembre 2003, con la consegna da parte del Sindaco delle chiavi a San Teodoro ma, aggiunte altre due chiavi da consegnare a San Lorenzo.
Perché, visto il Suo interessamento sul problema, non ripristinare la Presidenza Onoraria del Comitato Feste Patronali al Sindaco ?
Cordiali Saluti.
Aldo Indini
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