Musica » 25/02/2013
Radi@zioni: "Yo la tengo - Fade" - Il disco della settimana
RADI@zioni – IL DISCO DELLA SETTIMANA
YO LA TENGO “Fade” (Matador Records, 2013)
yolatengo.com
Tracklist:
01. Ohm
02. Is that enough
03. Well you better
04. Paddle forward
05. Stupid things
06. I’ll be around
07. Cornelia and Jane
08. Two trains
09. The point of it
10. Before we run
Indipendenti praticamente per definizione, alternativi, psichedelici, noise; i Velvet Underground e la melodia da una parte, i Sonic Youth, i feedback, il cosiddetto “rumore” dall’altra: questi gli Yo La Tengo fino ad oggi, e aggiungerei anche con un “discreto” successo. Nascere nel 1984 significa avere oggi ventinove anni, diciamo oramai compiuti, e se è vero che nel mondo del rock vale la regola canina “un anno ne vale sette”, fate voi i conti. In un’interessante intervista pubblicata sul “Mucchio” di gennaio, si legge di un Ira Kaplan preso ad ammettere candidamente la propria “stupidità” nel non aver mai avuto “… l’idea geniale di sciogliere il gruppo per poi riformarlo”. Ironia a parte, comunque molto intelligente, se gli Yo La Tengo ad un certo punto si fossero sciolti per poi riformarsi probabilmente oggi non avremmo un disco come “Fade” tra le mani. Forse tra qualche anno o probabilmente mai! (http://www.rockol.it/recensione-5095/Yo-La-Tengo-FADE)
I protagonisti di questa storia sono i coniugi Ira Kaplan (voce, chitarra) e Georgia Hubley (voce, batteria) più James McNew al basso. I tre cavalieri del sottobosco indie a stelle e strisce inaugurano il 2013 sfornando il tredicesimo album. Dopo tanti anni, e tanti lavori, è chiaro che Yo La Tengo sia considerato un nome intoccabile della scena alternativa mondiale, fra i più longevi attualmente in circolazione. La principale differenza fra “Fade” e i dischi più recenti del trio è l’evidente sforzo di sintetizzare i tratti strumentali, evitando di dilungarsi inutilmente o virare verso percorsi troppo tortuosi. Ulteriore divergenza è data dal minore apporto delle chitarre, in favore di atmosfere sovente più rarefatte ed arrangiamenti che mal celano desideri di grandezza, con gli archi che in un paio di occasioni tendono a prendere il sopravvento.
Come spesso accade dalle parti degli Yo La Tengo, le due tracce più lunghe sono posizionate alle estremità dell’album. “Ohm” è il perfetto trait d’union con la fine del precedente “Popular Songs”, l’ “instant classic” che tutti si augurano di trovare in ogni loro nuovo lavoro; “Before We Run” rappresenta invece il congedo appassionato e viscerale, l’epilogo di un percorso di dieci tracce che per metà rappresentano la sintesi di quanto fatto sinora dalla band e per metà lancia il trio del New Jersey nella costruzione di quadretti bucolici rilassati e armonici. Prodotto dall’esperto John McEntire, che oltre ad essere un affermato producer è noto nell’ambiente come drummer di Tortoise, Red Krayola e The Sea And Cake, “Fade” è stato registrato presso i Soma Studios di Chicago. Chi si affretterà a prenotare la deluxe edition potrà godere di un sette pollici bonus con dentro due piacevolissime cover: “I Saw The Light” di Todd Rundgren e “Move To California” dei Times New Viking. La versione in vinile assicura anche un esclusivo coupon utile per scaricare una jam di ulteriori undici minuti. (http://www.ondarock.it/recensioni/2013_yolatengo_fade.htm).
Il suono della band di Hoboken, New Jersey, resta inconfondibile dall’esordio ai giorni nostri, sebbene i nostri tre abbiano provato a diversificare il proprio repertorio con una ricerca musicale che continua tuttora e che dà i migliori risultati nel confronto live. È lì che vedi l’abilità nello scambiarsi gli strumenti, nel mettersi alla prova, nel volere essere ricercati con un pezzo strumentale di mezz’ora di puro rumore e passare poi ad una canzone pop dal ritornello facile. (http://www.rockisland.it/news-22934/recensione-yo-la-tengo-fade-2013/).
Purtroppo il tour promozionale di “Fade” prevede una sola data in Italia, programmata per il prossimo marzo al “Limelight” di Milano. Se vi trovaste in zona, vi consiglierei di non perdere la visione di un pezzo di storia musicale contemporanea, il quale nel 2013 conferma, assieme a Wilco, Walkabouts e pochissimi altri, di avere il passaporto per viaggiare su quella nuvola che ospita i grandi protagonisti del moderno american rock, scrutando tutti dall’alto ad anni luce di distanza. (http://www.ondarock.it/recensioni/2013_yolatengo_fade.htm)
a cura di: Camillo “RADI@zioni” Fasulo
“RADI@zioni/N.R.G.” è un programma curato da Camillo Fasulo realizzato con la radi@ttiva collaborazione di Rino De Cesare, Angelo Olive, Mimmo Saponaro e Carmine Tateo, in onda tutti i lunedì tra le ore 22 e le 24 sull’emittente radiofonica Ciccio Riccio” (www.ciccioriccio.it) di Brindisi.
|