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Approfondimenti: Bagno di folla alla Feltrinelli. Di Guido Giampietro



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Approfondimenti » 08/06/2013

Bagno di folla alla Feltrinelli. Di Guido Giampietro

“Se mi vuoi bene regalami un libro”. Questo fu lo slogan che nel 2010 l’Aie ˗ l’Associazione degli Editori ˗ e il Centro per il libro lanciarono in occasione della settimana culminata nella “Giornata nazionale per la promozione della lettura” (23 maggio).
E i brindisini devono volersi tanto bene se giovedì, in occasione dell’inaugurazione della nuova libreria “la Feltrinelli point”, il marciapiedi antistante il locale era talmente affollato da dare l’impressione che si trattasse di saldi fuori stagione o di una vendita fallimentare.
E invece ˗ udite, udite ˗ si apriva una libreria!
Anche se un azzeccato battage pubblicitario l’aveva così preannunciata: “La cultura ha un nuovo porto”.
Un accostamento non peregrino tanto da collegare quell’assembramento alla fiumana di gente che solo qualche giorno prima, grazie a una “breccia” concordata con il Comando Marina, aveva gioiosamente oltrepassato la Porta Pia brindisina: Porta Thaon di Revel!

Ad avvicinare idealmente i due eventi ha contribuito anche la tipologia dei partecipanti. Tantissimi i giovani nel corteo che, attraversando il tratto di lungomare “proibito”, si sono diretti verso il Parco del Cillarese “XIX Maggio”.
E tantissimi quelli che si sono accalcati davanti e all’interno della nuova libreria. A dimostrazione che qualcosa si sta muovendo nella città. Lentamente, ma si sta muovendo.
E pensare che solo qualche giorno fa, in occasione della presentazione del rapporto 2012 dell’Osservatorio culturale regionale, si è parlato di quelle classifiche nazionali che assegnano alla Puglia il triste primato di regione con la percentuale più alta di famiglie che non possiedono libri in casa (sono il 19,3 per cento a fronte del 15,3 dell’anno precedente) ma anche uno sconsolante secondo posto quando si va a misurare il numero di persone che non hanno mai letto un libro nel corso degli ultimi dodici mesi.
Un quadro che sembra in contraddizione con il grande fermento che intorno ai libri si è manifestato negli ultimi anni, con il crescere delle associazioni di promozione della lettura (fra le quali i cinquanta Presìdi dislocati sull’intero territorio regionale) ma anche di rassegne tematiche come la “Città del libro” di Campi Salentina.

Ma torniamo a Brindisi che, sotto questo particolare aspetto, potrebbe configurarsi come una “insula felix”. Ed eviterei anche gli inutili distinguo tra le librerie di catena e quelle indipendenti. Certo Feltrinelli è un mostro sacro nel campo dell’editoria nazionale e non solo.
Ma il successo ˗ o se vogliamo, l’anomalia ˗ del nuovo punto vendita non può essere esclusivamente legato a quel nome.
Devono esserci altre ragioni, e non solo commerciali, che possano spiegare perché, in antitesi con la desolante chiusura dei negozi lungo i Corsi, sia fiorita questa… rosa del deserto.

Mi piace fantasticare che la ragione sia la più semplice possibile: la voglia di leggere.
Di prendere tra le mani un testo, sfogliarne vogliosamente le pagine, curiosare tra le note riportate nei risvolti, godere dei colori della copertina e della fascetta di presentazione, respirare l’odore della carta stampata…
Mi piace pensare che, in barba alle vendite online, fatte in solitario davanti a una muta tastiera e a un avatar di libraio, la gente senta il bisogno d’avere a che fare con un libraio in carne e ossa. Una persona che fa il lavoro di ascolto, di cernita e di consigliere personalizzato. Perché la professione di libraio è cosa seria. Non per niente Saba ricordava che la libreria è un buco con un genio dentro.
E mi piace anche vedere in questa pacifica invasione de la Feltrinelli brindisina un segnale della supremazia del vecchio, caro libro cartaceo sul freddo display di un ebook.

Quién sabe! E francamente, a questo punto, non importa nemmeno saperlo.
L’importante è che, in città, ci sia una libreria in più. E che a frequentarla, oltre alla matura intellighenzia, ci siano giovani e ragazzi.
Perché, come dice Sepulveda, “una gioielleria offre pietre e metalli morti, una libreria invece offre sogni, idee, migliaia di finestre per affacciarsi sul mondo”.
E Dio sa quanto abbiamo bisogno di questa corrente d’aria fresca per vivacizzare una Brindisi ancora troppo sonnacchiosa!

Guido Giampietro


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