Approfondimenti » 23/03/2004
In Piazza per difencerci e cambiare
La manifestazione popolare di sabato 27 marzo rappresenta un’ occasione perché i cittadini di Brindisi e del Salento facciano sentire la propria opposizione alla costruzione del rigassificatore che, oltre a pregiudicare ogni diverso sviluppo del porto, rappresenterebbe un gravissimo pericolo per la vita e l’incolumità delle popolazioni residenti. Un pericolo determinato non solo dalla natura stessa dell’impianto e da incidenti che possono avvenire sulle navi gasiere e nelle industrie vicine (si ricordi l’esplosione del Craking nel 1977), ma anche e soprattutto dal sinistro richiamo che tale installazione può esercitare sulle organizzazioni terroristiche che proprio in questi giorni stanno insanguinando il mondo e con le quali purtroppo bisognerà forse convivere. Ci chiediamo in proposito come gli accertamenti tecnici da taluni invocati possano dare rassicuranti risposte dal momento che gli accennati pericoli sono inconfutabilmente attestati dal semplice buon senso e dalla comune esperienza.
Ma la manifestazione di sabato dovrà mettere al centro oltre il tema del rigassificatore quello delle attività inquinanti che ancora operano nell’assenza di seri controlli e con pericolo per la collettività. Nessuna alternativa viene prospettata, nonostante le numerose assicurazioni sancite anche in passato da convenzioni, ad un uso indiscriminato di carbone ed orimulsion mentre le notizie derivanti dalle pur parziali e ufficiose risultanze delle analisi condotte sui suoli e i sottosuoli dell’area industriale dall’ARPA (in realtà per il 90% realizzate dalle industrie e solo per il 10% dall’Ente pubblico) confermano ciò che tutti sapevano e cioè che il nostro territorio è stato devastato da attività industriali al minimo costo per le imprese e al massimo costo per la comunità. Rinnoviamo comunque in proposito la richiesta all’ARPA di far conoscere appena possibile i dati complessivi e definitivi dell’accertamento con documenti ufficiali che descrivano dettagliatamente la situazione senza formule vaghe o generiche espressioni.
Ricordiamo anche che la bonifica non è solo un atto dovuto da parte di chi ha inquinato ed una riparazione dei danni provocati ma è anche la condizione, di per sé già produttiva di lavoro, per uno sviluppo diverso che sia fonte di effettiva e durevole occupazione. Ed è per questo che al centro della manifestazione di sabato 27 marzo (partenza dal piazzale della Stazione alle ore 17) non c’è solo la sacrosanta protesta ma c’è anche in positivo la ferma proposta di creare le condizioni e di formulare i progetti per dare l’avvio ad una “nuova” economia locale che sia in una prima fase concorrente con le attività esistenti, bonificate e razionalizzate, ma in prospettiva rilevante ed anche prevalente.
Nessuno pensi che la manifestazione del 27 sia un evento isolato dal momento che essa è stata pensata ed organizzata come l’inizio significativo di una mobilitazione popolare permanente con la quale dovranno fare i conti, prima e dopo i prossimi appuntamenti elettorali, forze politiche e candidati.
FORUM AMBIENTE SALUTE E SVILPPO
Annino Baroni – Giovanni Caputo – Carlo De Carlo – Michele Di Schiena – Raffaella Guadalupi – Teodoro Marinazzo – Achille Noia - Michele Polignano - Maurizio Portaluri
|