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Arte: Ricamando Socializzando. Di ARA @ M.A.P. - Brindisi



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Arte » 21/06/2013

Ricamando Socializzando. Di ARA @ M.A.P. - Brindisi

CRACCsrl Spin Off Università del Salento, laboratorio TASC, Dipartimento dei Beni Culturali Università del Salento, Fondazione Biblioteca Annibale De Leo, Centro Studi "Edgardo Simone" e "monitorARTI"
RICAMANDO SOCIALIZZANDO
Performance di Angelo Raffaele Antelmi
venerdì 21 giugno 2013 ore 19.00

Petite exposition
venerdì 21 giugno -5 luglio 2013
a cura di Massimo Guastella

MAP – Museo Mediterraneo dell’Arte Presente
Ex Chiesa S. Michele delle Scuole Pie, Via Tarantini 37, Brindisi

La mostra rimarrà aperta dal lunedì al sabato dalle 18,30 alle 21,00 e solo su richiesta al mattino per gruppi superiori a venti unità in orari da concordare telefonando al +39 3467535630 / 0831 529186
Ingresso libero/donation

Con l'inedita performance Ricamando Socializzando e con la Petite exposition il MAP di Brindisi rende omaggio ad ARA pseudonimo artistico di Angelo Raffaele Antelmi artista dalla raffinata e poliedrica creatività.

Ricamando Socializzando è uno scavo nei ricordi d'infanzia, quando si potevano osservare le donne, ricamatrici, che lavoravano innanzi l'uscio di casa, un'evocazione che va a incastrarsi con i tanti lavori manuali- oramai desueti- svolti nell'intrecciarsi delle relazioni umane.
Antelmi come in un flashback si dispone a replicare l'immagine, avvolta di nostalgia, che sin da bambino si porta dietro, delle sue zie intente a ricamare innanzi l'uscio delle case-botteghe.
Mette in scena un riporto di memoria: quell'aprirsi a possibili contatti umani, a semplici saluti, a consuete cortesie, scambi di informazioni che facevano del lavoro manuale, artigianale un aspetto positivo della socializzazione.
Poi l'avvento sempre più massiccio dell'utilizzo delle macchine nella produzione industriale che hanno confinato l'uomo/operaio; condannato all'isolamento, dunque all'alienazione, nell'impossibilità di instaurare profondi rapporti di amicizia nei luoghi di lavoro moderni.
Angelo Raffaele Antelmi ne ha saggiato il clima lavorando nella Torino che dagli anni sessanta è stata la sua città d'adozione.

Musiche d'epoca fanno da ambientazione acustica alla performance visiva, la cui durata è occasione di un semplice momento di socialità, umanizzazione, anche l'invito a ricamatrici e ricamatori a condividere la performance; brevi dialoghi e scambi di battute coinvolgono lo spettatore, mentre osserverà Antelmi, e chi altri vorrà, ricamare.
Il ricamo il medium della creatività artistica di Antelmi, attività che normalmente svolge nel suo laboratorio dove crea quei costumi impreziositi in cui eccelle ed è riconosciuto nel mondo, proprio a partire dal Carnevale di Venezia.

Petite exposition sceglie alcune opere, tratte dall'itinerario artistico di Antelmi, tra sculture, tra cui La voce del 1972 presente nella raccolta del MAP, maschere, cappelli e costumi in cui la ricerca di colori, di forme, di movimento, secondo una personale cifra stilistica illustra la sintesi di una produzione che merita ulteriori momenti di conoscenza e divulgazione di portata antologica.

ANGELO RAFFAELE ANTELMI)
Angelo Raffaele Antelmi (Brindisi 1944), sin dal 1966, suggestionato da una mostra dello scultore Mario Molinari, con il suo trasferimento a Torino avvia, con l'acronimo ARA, la sua ricerca artistica inizialmente nel campo della pittura.
A partire dagli anni settanta volge verso le arti plastiche e in particolare delle costruzioni scultoree astratte eseguite in ferro (del 1972 la sua prima personale al Centro Quaglino), che oggi si conservano in alcuni, musei del territorio nazionale.
Il suo spirito irrefrenabile, poco dopo, oltrepassa la scultura dedicandosi alla body-art per la quale propone provocatoriamente il suo corpo nudo, in numerose performance.
Successivamente la sua arte approda alla realizzazione di maschere non solo come rappresentazione di figurazioni carnevalesche ma come dimostrazione di stati d’animo attraverso il filtro della gestualità teatrale. E alle maschere negli anni abbina una produzione interessante di costumi che lo porteranno a divenire un punto di riferimento dell'Associazione degli Amici del Carnevale di Venezia.
Da gli anni settanta in avanti partecipa a numerose mostre collettive nazionali ( al Lingotto di Torino, Hotel Danieli di Venezia) ed estere (al Centre de Langue et de Culture Italienne d Parigi, alla Bibliotheque Jean Monnet a Bois Colombes, a Mentone) e dal 2001 al 2004, su invito dell'Associazione degli Amici del Carnevale di Venezia, ha sfilato con i suoi costumi a Pechino, Shangai, Wuan, Ychang e Xian per il Festival Dei Cinque Mari.


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