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Economia: Artigiani. Arriva la 488



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Economia » 24/03/2004

Artigiani. Arriva la 488

Le piccole e media aziende di estrazione artigiana hanno adesso una “488” tutta per loro.
Parliamo evidentemente della più nota fra le agevolazione per gli investimenti effettuati nelle aree del Mezzogiorno (e nelle altre aree definite “depresse” del Paese) da parte dei piccoli imprenditori.
In particolare in questo giro sono state snellite le procedure per accedere ai fondi, semplificata la modellistica da presentare, ridotte le garanzie da offrire e infine fissati in due indicatori i criteri per la formazione delle graduatorie; e sarà solo l’Artigiancassa a gestire in unica e prima persona le pratiche.
Ma andiamo con ordine.

I tratti dell’agevolazione
Gli incentivi della 488 consistono in finanziamenti a fondo perduto (cioè da non rimborsare) in due trance annue a fronte della presentazione di un progetto di investimento che abbia come fine o la costruzione di un nuovo impianto ovvero l’ampliamento (cioè il potenziamento che assicuri maggiore produttività o maggiore occupazione), l’ammodernamento (che può coinvolgere anche aspetti legati all’ecologia) o la conversione/ristrutturazione (cioè rinnovo o riorganizzazione per esempio da un punto di vista tecnologico) di impianti già esistenti.
L’ammontare dell’investimento può variare tra i 52.000 e i 1.549.370,70 Euro che può essere finanziato con una percentuale tra l’80% e il 100% del totale spesato a seconda del tipo di progetto presentato.
Il finanziamento può riguardare sia la fase di progettazione (fino ad un massimo del 5% del totale dell’investimento) sia quella di implementazione del progetto, ma attenzione tutti i beni acquisiti mediante tali fondi non possono essere distolti dal loro impiego prima di un quinquennio.
Ricordiamo che le imprese che possono ambire a questi aiuti sono quelle classificate come Piccole e Medie secondo i canoni della normativa comunitaria: meno di 50 dipendenti (20 per le aziende che erogano servizi), un fatturato annuo non superiore ai 7 milioni di Euro (2,7 per le aziende di servizi), un totale di bilancio non superiore a 5 milioni di Euro (1,9 per le aziende di servizio) e per entrambi il possesso del requisito della indipendenza da realtà aziendali di maggiori dimensioni (cioè non devono essere di proprietà di società di più grandi dimensioni eludendo il vincolo dimensionale), e soprattutto per entrare i questo modulo della 488 è necessario essere già iscritti all’albo artigiani.
Comunque sia ogni sezione dell’Artigiancassa regionale offre assistenza agli artigiani per verificare il rispetto dei requisiti dimensionali e territoriali.

La procedura di accesso all’agevolazione
All’apertura del bando (che secondo un recente decreto del ministero delle attività produttive si chiuderà il prossimo 31/5/2004) occorre presentare apposita domanda su modulo ministeriale allegando (fondamentale) la scheda tecnica con tutte le informazioni sull’investimento e tutta l’eventuale (se richiesta) documentazione di supporto.
Entro 30 giorni dalla chiusura del bando l’Artigiancassa istituisce una graduatoria delle imprese che possono accedere ai fondo partendo dal rispetto dei requisiti di base: sussistenza delle condizioni per l’ammissione all’agevolazione, capacità dell’impresa di porre in essere il progetto, validità tecnico-economica dell’investimento ecc..
Il citato decreto del ministero delle attività produttive ha anche stabilito che non possono accedere al beneficio le imprese di nuova costituzione visto che l’impresa artigiana nasce solo in un secondo momento rispetto all’inizio attività: l’iscrizione all’albo artigiani è infatti subordinata al vaglio di una commissione che giudica sulla base di una serie di requisiti che solo un’attività già in essere può presentare (clienti, know how, attrezzature…).
L’ordine poi in graduatoria dipende fondamentalmente da due parametri: il rapporto tra occupazione coinvolta nel programma e investimento complessivo (più occupazione di crea, meglio è ai fini della graduatoria) e la priorità regionale.
La graduatoria viene comunicata al Ministero e finisce in Gazzetta Ufficiale; dalla data di pubblicazione, entro 30 giorni, viene erogata la prima trance del finanziamento (pari al 50% del totale).
Pena decadenza del beneficio, le imprese destinatarie degli aiuti, devono rispettare alcune prescrizioni: applicare le norme sul lavoro e i contratti nazionali di categoria rispetto ai dipendenti coinvolti nel progetto; aver impiegato nel progetto al momento della corresponsione della seconda trance, il totale della prima; non disimpegnare i beni coinvolti nel progetto prima di un quinquennio.

Per utilità si segnalano i recapiti dell’Artigiancassa (gruppo BNL) per questo riguarda la Puglia:
Via. N. Tridente, 22 70125 BARI
tel 080/5481900, fax 080/5481824
e.mail puglia@artigiancassa.it.

Gianluca Alparone


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