Approfondimenti » 25/03/2004
Nico Barile: ci vediamo Sabato
Bello vero?
Non la foto… dico il posto!
Prova a indovinare… è New Orleans?
Ma no, è Brindisi, già è la tua città, è la nostra città.
Da questa prospettiva sembra quasi una penisola abbracciata forte forte dai due lembi di mare, quasi a sancire un’unione indissolubile da sempre.
Il mare e Brindisi… come l’acqua e il fuoco, il bianco e il nero, Terra e sangue… la vita… la nostra!
Tutti insieme questi elementi sono intrecciati più o meno regolarmente nella nostra storia di brindisini come un mosaico fatto da tanti tasselli con mille colori diversi… tutti accesi… sanguigni… come noi…
In questo sogno cromatico, se guardiamo bene, ci siamo anche noi. Ci sono io… ci sei tu e ci sono i nostri cari e i nostri morti… in questa variegata armonia di colori diversi c’è il legame connaturato che unisce noi e la nostra Terra…
Ma quanto facciamo di bene a questa NOSTRA città?
Ambiente e lavoro sono i problemi più grandi di questo posto…
a volte però la cattiva “gestione” di questi due problemi ne genera un terzo più grave degli altri… è l’ignoranza, non intesa come mancanza di nozioni, ma come diffusa assenza di capacità critica, di interesse alle problematiche collettive che poi sono le nostre.
E’ vero che la fame porta alla miopia.
Spesso non si riesce a guardare oltre perché siamo presi da bisogni più impellenti.
Ma occorre ora fare uno sforzo; è giunto ora il momento di fare di più, di trovare tutte le nostre energie e di convogliarle nella medesima direzione.
Mi riferisco alla costruzione del rigassificatore, al potenziamento della centrale di Brindisi Nord, al dissennato e sempre crescente utilizzo del carbone e al totale asservimento di quel porto stupendo che hai visto in foto alla movimentazione del carbone e del gas.
Tutte queste attività non portano alcuno sviluppo alla nostra Terra se non redditi effimeri, inquinamento e morte.
La costruzione del rigassificatore occuperà qualche centinaio di uomini per tre anni e poi… e poi a casa. Si, a casa, salvo che qualche altra multinazionale dell’energia non pensi bene di costruire un altro mega impianto… a Brindisi naturalmente!!! Tutto ciò ci rende sempre più ricattabili e meno lungimiranti.
Le vere occasioni di sviluppo per la nostra Terra sono ben altre, già ne siamo in possesso e non ce ne accorgiamo… basta valorizzarle.
Solo un piccolo esempio: la nostra produzione agricola svenduta ai mercati del Nord si potrebbe “confezionare” in loco conferendo un valore aggiunto ai nostri prodotti qui. Esporteremmo carciofini sott’olio e pomodori secchi pure negli Emirati arabi… ne sono sicuro; per non parlare del nostro vino o dell’olio.
Ma forse per me e per te c’è uno spiraglio… un’occasione. Uomini e donne come noi hanno promosso ed organizzato una manifestazione popolare per tutti noi; per dire no alla insensata e selvaggia industrializzazione della nostra Terra, per R O M P E R E quel circolo vizioso per cui ad un’emergenza occupazionale già corrisponde un nuovo insediamento che minaccia la salute dei nostri figli.
… e per dire si ad un g r a d u a l e smantellamento degli impianti pericolosi e inquinanti e ad un c o n t e s t u a l e sviluppo sostenibile fondato sulla promozione del terziario, dell’artigianato, della pesca, della piccola impresa, dell’agricoltura del turismo…
te ne vengono in mente altre???
Allora vieni a gridarle con me, con i tuoi figli, con i tuoi amici alla manifestazione di sabato.
La politica non c’entra in tutto questo: si tratta di una manifestazione POPOLARE E TRASVERSALE organizzata da uomini e donne di buona volontà.
E per favore non ci rifugiamo dietro il qualunquismo della serie già è stato deciso, lo vuole tizio che ha ordinato a caio che poi lo fa sempronio.
E’ stato fatto? NO!
E allora abbiamo una occasione!
E’ vero, dobbiamo stare con i piedi per Terra ed esiste la possibilità che alcuni impianti vengano di fatto costruiti ed altri potenziati.
Ma anche se fosse la nostra presenza è determinante, ma sai per chi? Per noi stessi. Per riscoprirci uniti a difendere un interesse che non è solo mio o di quell’altro…
ma collettivo, di tutti noi in egual modo e misura.
La parola d’ordine è coscienza collettiva.
Riappropriamoci della coscienza che la cosa pubblica appartiene a noi stessi.
Riscopriamo quel legame che unisce tutti noi… quel vincolo di appartenenza… le nostre storie, i nostri drammi, la nostra Terra, la nostra vita comune.
E allora P A R L I A M O N E con tutti quelli che conosciamo, facciamo in modo che si sappia quanto è importante e partecipiamo tutti insieme a questa benedetta manifestazione di sabato 27 marzo alle 17.00 dal piazzale della stazione…
So che sono stato lungo ma ne valeva la pena…
un’altra cosa… questo impegno prendiamocelo soprattutto per i nostri figli…(anche per quelli che non abbiamo ancora avuto) saranno fieri di noi…
ci vediamo sabato, nico
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