Musica » 11/09/2013
Diario di bordo. Pagina n. 192
Tra i nuovi giovani scrittori, Mino Pica è tra quelli dotati di maggior talento. Il giornalista brindisino continua a pubblicare opere editoriali interessanti. Dopo il successo di “Cucina Interiore” del 2011, nel maggio scorso è stato pubblicato il 3° libro “Hotel-Camere di Riflessione” (Lupo Editore). Attraverso la lettura lo scrittore brindisino ricorda la frequentazione e l’interesse verso la scena musicale pugliese,la scena indie italiana e la conoscenza dei classici del rock, utili ad arricchire la lettura del libro. “Hotel” vuole essere una pausa rigenerante nel viaggio burrascoso della vita. “Hotel” arriva al cuore, aiuta a ribellarsi, a reagire, a migliorarsi. Un libro fatto di speranza, impegno, fiducia. Il 3 settembre scorso, RadiazioniCult e Brundisium.net sono stati ospiti della prima edizione di “Re-Art” – La settimana dell’Arte di Oria. Davanti a un pubblico attento e numeroso, in un clima sereno e amichevole, è stato presentato il nuovo libro di Mino Pica. Alla presentazione ha partecipato Daniela Errico. Riportiamo di seguito una parte dell’intervista curata da Marco Greco e Oreste Pinto.
-RadiazioniCult – Hotel parte dalla mutina. Una lettera per sentirsi più forti, per sentire il piacere di riconoscersi. Un Hotel per riprendere il viaggio. Per portarci dove?
-Mino Pica – Nella grammatica italiana la lettera H è quella che mette forza nelle parole. In un contesto sociale come quello che stiamo vivendo dove siamo molto deboli, abbiamo bisogno di quella lettera per sentirsi più forti e decisi.
-Rad.-Hotel vuole essere una pausa rigenerante nel viaggio burrascoso della vita. Perché hai pensato ad un Hotel per fermarti, riflettere e poi ripartire?
-Pica – Ritengo che nel flusso quotidiano della vita, abbiamo bisogno di una piccola sosta quotidiana. La ricostruzione narrativa ha richiamato un Hotel in cui rifugiarsi, riposare e riflettere, dove ognuno può trovare il suo posto e la propria stanza per trovare le soluzioni.
-Rad.-Nelle pagine raccogli i tuoi pensieri e li affidi a quanti sono ospiti e lavorano nell’Hotel…
-Pica-La tematica più forte è quella di trovare l’equilibrio nella razionalità. Tutti noi siamo delle persone uniche.Questo dovrebbe bastare perché è un dono incredibile di cui dovremmo renderci conto. Bisogna sfruttare al meglio il tempo che stiamo vivendo senza essere troppo severi con se stessi.
-Rad.-Per ogni lettura di Hotel è consigliata una play-list con artisti pugliesi e gruppi importanti.In che modo hai pensato a questi abbinamenti?
-Pica- Come per “Cucina Interiore” anche in questo nuovo libro, la musica è stata ispiratrice.Mi sono lasciato trascinare dalle sensazioni. In realtà la musica è la parete delle stanze di Hotel. La musica è anche arredamento e conforto. Ho abbracciato vari generi musicali perché sono tante anche le ispirazioni e i riferimenti.
-Rad.- “Potremmo tutto, illudendo il nulla”. Ci spieghi il significato?
-Pica- Questa è la frase che più rappresenta Hotel. E’ il riassunto di quanto è scritto nel libro. “Potremmo tutto” è l’enfatizzazione dell’unicità. Noi potremmo far tutto con l’impegno e la creatività. “Illudendo il nulla” è la maschera che siamo costretti a indossare senza necessariamente volerlo. Abbiamo bisogno della razionalità per capire e costruire noi la maschera da indossare in ogni ambito. Partendo dal basso, dalle piccole cose e dall’impegno.
MARCO GRECO
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