Approfondimenti » 09/10/2013
E' proprio vero: non c'è più religione. Di Bastiancontrario
E' PROPRIO VERO: NON C'E' PIU' RELIGIONE!
Fatti e misfatti della nostra sofferta contemporaneità*
Settimana di fuoco, densa di convulsi avvenimenti, quella appena trascorsa, sì che a volerne
parlare scongiurando parcellizzazioni confuse necessita dell'individuazione di un filo
conduttore utile ad armonizzare i vari tasselli rivenienti dalla generosissima cronaca.
Fatti tragici e fatti comici, episodi curiosi e accadimenti grotteschi, una sorta di minestrone
narrativo che suscita nell'osservatore attento una prima immediata reazione a pelle. Egli
apre sconsolato le braccia ed esclama la fatidica frase:” Non c'è più religione!”
CAIMAN STORY
Incredibile come il vecchio Caimano, il giorno dopo aver cantato all'ingrato Angiolino l'aria del Conte d'Almaviva contro Figaro, ”Il scellerato m'ha offeso, m'ha tradito”, abbia poi perso i denti tutto di un colpo, tradendo se stesso e producendosi in una capriola all'indietro da fare invidia a quelle esibite sul campo dall'acrobatico laziale Hernanes. Il Berlusca ci aveva abituato a psico psicodrammi, a colpi di scena e di mano, a giravolte, promesse da marinaio e clownerie, ma la
scenetta in cui, dopo la dichiarazione di voto a sorpresa, nasconde il faccione tra le mani
come un Pierino qualsiasi che sa di averla fatta grossa, è un'immagine cult impagabile da
conservare gelosamente nell'hard disk del nostro cervello! E intorno al Galilei di Arcore il solito stuolo di svolazzanti volatili alla caccia di un nido sicuro dove poter covare le loro vendette. Altro che falchi e colombe, il campionario ornitologico dello zoo pidiellino annovera anche pavoni,(Formigoni) pappagalli (Scilipoti), gufi (Giovanardi), civette(Gelmini), facce di cuculi (Bondi), avvoltoi (Giovanardi), struzzi(Gasparri), corvi (Fitto), qualche merlo (Augello),
papere & ochette (Carfagna, Biancofiore), cinciallegre(Mussolini), passere non solitarie (S. Anché) ed anche un minuscolo colibrì della sottospecie “Incazzatus-Incazzatus” (Ser Brunetta).
Ma tutto passa, e siamo già al domani che, Rossella docet, è sempre un altro giorno.
Sciatti giornalistucoli scrivono che Silvio andrà ai servizi sociali per nove mesi (una gestazione,
insomm). Intanto precisiamo che il periodo è di un anno(purtroppo i quattro anni definitivi,
grazie all'indulto, si sono ridotti ad un solo anno).
Se il condannato osserva buona condotta, e solo in questo caso, la pena viene “scontata” di ulteriori tre mesi arrivando a nove. Ma c'è un piccolo particolare: l'accoglimento della domanda di affidamento non deve essere data per certa perché il Tribunale di Sorveglianza potrebbe anche negarlo in quanto l'art.47 dell'O.G. prescrive che il condannato non detenuto, per ottenere
tale beneficio, deve osservare “buona condotta”. Scagliarsi contro la magistratura ed il Capo dello Stato dopo aver preso atto dell'ultimo grado di giudizio come ha fatto il boss de noartri
vi sembra un comportamento da buona condotta? Silvio è come Mario (Balotelli): non cambierà
mai! Ma vedrete che la ragion di Stato prevarrà e i giudici saranno indulgenti accordando il
beneficio. E allora noi non potremo che dire: Non c'è più religione!
PAPI & DIAVOLI
Papa Peppe (il pre pensionato) scrive di suo pugno una lunga lettera a quell'impunito di
Odifreddi il quale si commuove e imbastisce una rispettosa replica su “La Repubblica”.
Papa Francesco duetta con Barbapapà Scallfari, sempre più ammorbidito dall'incedere
della sua veneranda età.
Ancora Papa Francesco che, a Striscia, fa la caricatura a Dario Ballardini.
Corrado Augias, il vecchio ateo dal ciuffo ribelle come quello di Lucifero, non la finisce
più di scrivere libri a sfondo religioso (l'ultimo è sulla vita di Maria).
Ma che succede? Com'è che questi laicacci sono attratti magneticamente dall'opposto polo?
Dove sono i ruspanti mangiapreti di una volta, gli irriducibili vessilliferi di un fiero
ateismo senza se e senza ma? E allora diciamo in coro: “Non c'è più religione!”
DOLENTISSIMI PARADOSSI
Siamo ancora senza fiato, ma non senza parole, per la barbara ecatombe di Lampedusa.
E basta con le scuse pietose, con le pezze che sono peggio del buco. I responsabili non
potevano non sapere! Un velo di inaccettabile ipocrisia tende a coprire la cruda verità dei
fatti, con la complicità di quella rituale liturgia del dolore che mira a far prevalere la sfera
emotiva, la commozione e la pietà, sulla fredda analisi dei fatti. Ma come, nell'era dei
radar di ultima generazione e dei sofisticatissimi satelliti, si finge di non rilevare una
barca di quindici metri? Ma che cazzo di società è questa, che quando vuole ha mezzi per
individuare una Smart rubata e quando NON vuole NON vede le tragedie che si
consumano davanti alle nostre coste? Che Stato di diritto è mai questo che ribalta i
valori fondanti della civiltà incriminando non chi omette di prestare soccorso ma chi,
viceversa, rischia la propria vita per salvare quella altrui? Anziché indagare gli scafisti
si iscrivono nei registri dei rei quei poveri disgraziati ancora sotto choc! Questi sono
chiari segnali di ottuso cinismo! Ma Sofocle, con la sua “Antigone”, non ha insegnato
proprio nulla? Ci sono leggi del cuore, eterne e non negoziabili, che non possono
arretrare di fronte alle leggi di Stato. Una vera democrazia dovrebbe dotarsi di uno
strumento normativo straordinario che permetta al Capo dello Stato, in casi di
eccezionali eventi, di intervenire con tempestività per riunire Camera e Senato al fine di annullare leggi scritte con i piedi, nelle more di un'opportuna correzione.
Leviamo con rabbia un grido di dissenso e di dolore. Quello che accade a Lampedusa
è un vero schifo che porta disdoro alla storia e alle tradizione della nostra civiltà
giuridica. Come non sfogarsi con un bel:”Non c'è più religione”?
JOHN BOSCO SUPER STAR
Le celebrazioni riservate alla reliquia di Don Bosco nell'approssimarsi del bicentenario della
nascita, secondo quanto leggo su giornali e siti web, si sono svolte in un'euforica atmosfera
da concerto rock, con tanto di battimani, canti e slogan cadenzati. Forse è il dazio che la Chiesa
paga per raccogliere il consenso e le presenze dei ragazzi, in questo caso “Don Bosco Boys”, ma dubito che ai fedeli “tradizionali” piacciano queste americanate di cattivo gusto che mi sembrano
francamente sopra le righe e in conflitto con le forme, sobrie, che le manifestazioni di spiritualità
dovrebbero sempre conservare.
Se mi è consentita un'altra osservazione, vorrei richiamare l'attenzione di chi mi legge su di un
altro aspetto della vicenda. Secondo quanto riportato dalla cronaca (in particolare Moramarco su Brindisi Report), la reliquia consiste nel “braccio benedicente” del Santo.
Ora, al di là dell'oggettiva valenza macabra insita in ogni tipo di simili resti, desidero chiedere
agli esperti in materia come si giunge ad una reliquia. Giovanni Melchiorre Bosco era un sacerdote della metà dell'800, non un martire cristiano! E allora come si arriva a questi poveri
reperti, gli è stato forse staccato un braccio per promuoverlo “reliquia”? E l'altro arto, siamo sicuri che si trovi proprio dov' è naturale che sia o è stato anch'esso trasformato in un miracoloso totem da portare a spasso nel mondo? Bah, io dico che Non c'è più religione!
di Bastiancontrario
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