Approfondimenti » 17/10/2013
Il Cillarese "Oasi di Protezione Faunistica". Di Annamaria Negro
Il valore della natura, del paesaggio e dell' ambiente naturale sono alla base di una condivisione delle proprie risorse naturali ma soprattutto di una civile e responsabile convivenza della nostra società.
La sensibilizzazione di quei beni che ci sono stati affidati dalle generazioni passate e che dovremo trasmettere a quelle future, il rispetto della flora e della fauna, sono le prime forme di educazione che la famiglia, la scuola e le istituzioni devono porre in essere per la loro salvaguardia e di cui noi tutti siamo responsabili.
Osservare la morte e l' agonia lenta di migliaia di pesci di acqua dolce che finivano in mare, il tutto sotto lo sguardo di tante persone che si limitavano solo a fotografare e di rappresentanti delle istituzioni inerti perché, a lor dire, non di loro competenza, ci aiuta a comprendere il mancato attaccamento e amore verso un patrimonio naturale così importante, per un contesto territoriale già martorizzato da un grado così elevato di inquinamento ambientale.
Il Cillarese, che oggi ha un ruolo ecologico nel sistema delle zone umide della provincia di Brindisi differenziandosi, come "importante" ecosistema, dalla palude della Riserva naturale statale di Torre Guaceto (DM del 04.02.2000) e dai bacini costieri del Parco naturale regionale “Saline di Punta della Contessa” (LR n. 28 del 23.12.2002), merita ogni intervento possibile per salvaguardare un'ambiente acquatico dal grande e riconosciuto valore paesaggistico e naturalistico. Bisogna anche sottolineare l'attribuzione all’invaso del Cillarese del valore “Rilevante” (B) nel Piano Urbanistico Territoriale Tematico, elaborato dalla Regione Puglia (Putt-paesaggio. Boll.Uff. Reg. Puglia n.8 suppl. del 17.01.2002). In tale ambito è prevista la conservazione e la valorizzazione dell’assetto attuale; il recupero delle situazioni compromesse attraverso l’eliminazione dei detrattori e/o la mitigazione degli effetti negativi; la massima cautela negli interventi di trasformazione del territorio.
Il mio auspicio accorato, insieme a quei pochi cittadini (grande esempio di valore civico ) che con mezzi rudimentali, buste e secchi sono scesi nel canale per salvare quei pochi pesci (e dico pochi perché il numero era immane), è quello che le istituzioni preposte possano intervenire con uomini e mezzi , in concomitanza di futuri eventi calamitosi, prima che la fauna ittica del Cillarese giunga in prossimità delle acque salate ,per poter recuperare buona parte di quei pesci e salvaguardare così quell' ecosistema, il suo ruolo ecologico e il vincolo di tutela, in adempimento alle Convenzioni internazionali e regolamenti comunitari, concernenti l’ambiente ed il patrimonio naturale.
Annamaria Negro
ex consigliere circoscrizionale Brindisi
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