Approfondimenti » 22/11/2013

Francavilla: Si vota solo per una grande idea. Di Mimmo Tardio

Mentre, giorno dopo giorno, Francavilla sprofonda letteralmente nel “vuoto” sotterraneo determinato non da eventi naturali ma da perpetui lavori pubblici serviti solo per colmare i conti in banca di non poche imprese ”di fiducia”, la politica locale pare inghiottita da questo vuoto dentro il quale si esalta delle sue vittorie interne utili solo a regolare conti personali, tradimenti velati, posti di comando.
Da una parte si esaltano per una elezioni di primarie “bibliche” per una vittoria già annunciata e di comprimari “fregati” dai soliti capi padroni, e dall’altra parte per disegni di egemonia, per condottieri di ventura, che sono fuori dal tempo e che allontanano quegli ultimi che credevano che si poteva rappresentare una alternativa.
La città, per colpa del centrodestra, è stata abbandonata nella mani di un Commissario Straordinario che sembra essere scomparso nelle voragini avvenute nei pressi del Palazzo di Città, mentre questa comunità cittadina avrebbe urgente bisogno di una classe di amministratori in grado di farla risalire dai bassifondi in cui l’hanno portata.
Il compito di quello che continua a chiamarsi centrosinistra, era di costruire un “progetto politico” diverso dalla gestione del potere della Giunta Della Corte, ma che non abbiamo né ascoltato, né letto, né intuito.

Di fronte presunti leader senza idee non rimane che aggrapparsi solo ad un consenso, lo stesso di sempre, che rende gli elettori non cittadini ma sudditi.
Quel voto libero diventa strumento di conquista in cambio di attenzioni e buoni servigi.

Ci saremmo attesi che da questo centrosinistra si fosse prestata un minimo di attenzione e di ascolto alle istanze ideali che provengono da una comunità di persone che, quotidianamente, sono presenti nel territorio, con le loro professioni, il loro impegno educativo, il loro servizio di volontariato, la loro presenza nelle parrocchie per rispondere al disagio di tante famiglie in difficoltà.

Insieme si poteva discutere, preparare e costruire un progetto di rinascita della città in grado di ridare speranza e fiducia ad una comunità rassegnata.
Insieme a queste persone, che mi onoro di rappresentare con queste riflessioni, c’è l’amarezza soprattutto di tanti giovani pronti per uno slancio di passione politica e che invece rischiano di restare preda di un consenso selvaggio e vittime di un disorientamento e distacco ulteriore dalla politica e dalle istituzioni.
Adesso arriveranno trasformisti, saltimbanchi e truffaldini a presentarsi, come già hanno fatto nel recente passato, con il “nuovo” che avanza per occupare quel centro di gravità permanente con lo scopo di continuare a fare del territorio la loro unica impresa. In queste condizioni non ci possono chiedere di votare con la logica del “meno peggio” o con la logica di votare “contro”.

Il voto ha senso se viene espresso per un progetto, una proposta, una ragione valida.
Diversamente sarebbe un voto sprecato e per quanti hanno pagato con il sangue il valore di quel voto, si rivelerebbe un sacrilegio. Tanto vale conservarlo per tempi migliori. Se arriveranno!

Prof. Mimmo Tardio