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Approfondimenti: Vado controcorrente: mi tessero al PD e voto Civati. Di Antonio Sicilia



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Approfondimenti » 04/12/2013

Vado controcorrente: mi tessero al PD e voto Civati. Di Antonio Sicilia

In un fondo che sembra non raggiungersi mai, affaticato dalle sabbie mobili della delusione e dello sconforto, ho fatto una scelta controcorrente.
Ho rinnovato la mia tessera al Partito Democratico.

In un Partito che continua a tendere al Centro, in nome di un’area moderata che non riesco a vedere, io voglio provare a testare la mia linea e le mie idee.
Voglio provare a capire quante persone la pensano come me, voglio provare a capire se si può innovare senza rinunciare alla tradizione, perché non ci sto ad essere solo rottamatore o solo apparato.
Voglio capire perché le ultime decisioni, fondamentali per il partito e per l’Italia (Governissimo, F-35, caso kazako, IMU,..), non sono state prese con una previa consultazione della Base, voglio capire se ci chiamiamo Democratici solo perché facciamo le Primarie una volta ogni tot anni o anche perché proviamo a creare nuovi mezzi di collaborazione e consultazione, voglio capire perché gli elettori del PD che conosco soffrono per questo Governo mentre l’attuale gruppo dirigente chiama dissidenti coloro che non gli votano la fiducia.
Voglio conoscere problemi e cercare insieme delle soluzioni, voglio dare risposte al proprietario di un Bar che mi dice di aver rinunciato alle Slot, perdendo 15 mila euro all’anno, senza ricevere incentivi o amplificazione da parte della politica e del PD, voglio capire perché l’acqua è un bene pubblico solo in campagna referendaria e non nel nostro Partito, voglio capire se una Sinistra di Governo è l’obiettivo oppure vogliamo rimanere nicchia in un’area moderata, voglio capire se siamo quelli della riduzione del cuneo fiscale o quelli che sospendono l’Imu.

Non è più tempo di rimanere rinchiusi in ufficio, al bar, in Università.
Le cose si cambiano cambiandole all’interno, occupandosi del partito-relitto che ci hanno lasciato, facendolo riemergere dalla discordia dilagante e riportando alla luce la Concordia.

La “vasta area moderata” si sta affermando anche perché l’Astensione nel nostro paese è cresciuta tantissimo.
Moltissime persone non moderate hanno deposto entusiasmo e passione e hanno smesso di combattere. Io vi aspetto. Vi aspetto perché problematiche radicali si combattono con scelte nette, decise, radicali e non con moderazione e mediazione continua.
Vi aspetto perché se l’apparato del vostro PD locale è formato da un gruppo dirigente di 40 tesserati ottusi e rinchiusi in vecchie dinamiche, tesserandovi in altri 40 potete riaprire la partita del cambiamento e provare a dare una scossa ad una politica morta, con un linguaggio ormai incomprensibile.

La Democrazia è anche matematica, basta prendere di nuovo consapevolezza dei mezzi a disposizione.
Vi aspetto, vi aspettiamo.
Io mi sono riavvicinato grazie alla candidatura di Pippo Civati alla segreteria nazionale, perché è l’unico che ha a cuore i miei stessi bisogni e le mie stesse preoccupazioni.
Nonostante la sua posizione definita, inspiegabilmente, “minoritaria” e “critica” verso la classe dirigente io, con altri civatiani locali, abbiamo la possibilità di organizzare eventi, incontri, gazebi tutto in nome del PD e non solo di Civati.

E’ un Partito, insomma, che oltre ai macroscopici problemi, lascia aperta la possibilità del rinnovamento con metodi democratici, forse ancora un po’ antiquati come la tessera, ma testabili e direttamente utilizzabili.
Un partito dove si può dire qualsiasi cosa, un partito dove chi non la pensa come noi “non si aspetta fuori” ma dentro.
Questo è il partito che sogno.
Questo è il partito che cerca di rappresentare e realizzare, con l’aiuto di tutti i suoi sostenitori,Giuseppe Civati. Diamoci un’altra possibilità.
Ricordiamoci che non stiamo dando un’opportunità al partito, ma la stiamo dando a noi stessi.
Non credete mai a chi vi dice che non ci sono alternative. L’alternativa ce l’avete davanti allo specchio la mattina appena svegli.
L’alternativa siete voi.

Antonio Sicilia


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