Approfondimenti » 25/12/2013
Natale: Come prima, più di prima. Di Antonio Sicilia
Torni tardissimo a casa, nella tua Casa. Fai piano per non svegliare nessuno, non accendi le luci ma conosci ogni singola parete nonostante l'effetto del Limoncello della nonna. Tutto tranne la nuova posizione del letto, il mignolo del mio piede sa di cosa parlo. Torni in salotto zoppicante per poggiare le scarpe e rimani immobile davanti all'albero di Natale rimasto illuminato. Dopo qualche sguardo di circostanza per appurare l'assenza di spettatori, rimani per lunghi minuti a sbirciare tra i pacchetti ai piedi dell'abete, con la stessa emozione di 15 anni fa. Dal rumore, dalle dimensioni, dal peso cerchi di indovinare il destinatario del regalo. Sei di nuovo qui come prima, più di prima. Tiri un sospiro di sollievo, è cambiata la posizione del letto, ma sei sempre lo stesso davanti al tuo Albero.
Il Natale è il conto da pagare con il proprio passato, ognuno ha il suo albero, ognuno ha le sue luci. Tutto parte da qui.
Vi auguro un Natale sereno e pieno. Prima di muovere i primi passi nel nuovo anno, confrontatevi con il bambino che eravate a Natale. In quell'attesa e in quella sana curiosità risiede la Felicitá, almeno la mia, quella felicitá da difendere giorno dopo giorno, quando le luci dell'albero saranno spente e i Re Magi saranno già abbondantemente tornati a casa.
Antonio Sicilia
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