Approfondimenti » 30/12/2013
Fermenti: in chiusura d’anno l’autentica Epifania brindisina
Si è manifestata la sera del 29 dicembre, nello spazio reso aperto di quello che un tempo fu un piccolo Cinema con la pretesa di un nome grandioso. Già DopoLavoro in epoche in cui il lavoro esisteva. Nei pressi della Stazione Ferroviaria, piazza ed al tempo stesso crocevia di arrivi e partenze.
Bene: il genio di quel luogo ha propiziato la nascita a Brindisi di un linguaggio Universale. Lo ha fatto appoggiandosi alla genialità ed al duro lavoro di alcuni giovani brindisini: Daniele Guarini e Sara Bevilacqua, e tutti gli altri bravissimi componenti della loro compagnia "Meridiani perduti".
Meritano davvero di essere citati uno ad uno: Luana Fedele (la bottiglia), Ludovica De Rosa (‘a napoletana), Valentina Guadalupi (la ballerina), Antonio Guadalupi (il cavatappi), Giammarco Bevilacqua (l’ubriaco e il "lonfo"), Federico Pische (il chicco d'uva). Lo stesso è tastierista del gruppo musicale composto da Daniele Guarini (voce e chitarra), Alessandro Muscillo (contrabbasso), Isabella Benone (violino e canto): quest’ultima ha deliziato i presenti con una strepitosa performance a cappella proponendo il "gusto salentino" in una originale quanto raffinata chiave interpretativa.
In chiusura Sara Bevilacqua (deus ex machina della rappresentazione) ha magistralmente interpretato il miracolo di Cana riadattato in grammelot salentino. Ritengo che a "Meridiani perduti" debba andare la sincera ammirazione e la gratitudine di chi a Brindisi ha perso più volte la bussola e quindi l’ha cercata in altre Latitudini.
Da innovatori hanno precorso i tempi e non di pochi giorni…
Si sa, i giovani "rappresentano" il futuro. Ma questi giovani brindisini fanno di più: lo confezionano, lo portano in scena e ce lo offrono. Ci offrono gioia e speranza. E lo esprimono con enorme leggerezza: una leggiadria prorompente e sanificante capace di pervadere il nostro ambiente ammorbato, dissolvendo anche le cortine di fumo più cupe e persistenti. Non c’è dubbio, la si riconosce: è Arte vera.
Con rinnovata energia, auguro Buon Anno a tutti.
Danilo Urso, Comitato Scientifico del CSV Poiesis.
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