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Approfondimenti: Lo sdoganamento di un'antica arte. Di BastianContrario



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Approfondimenti » 01/02/2014

Lo sdoganamento di un'antica arte. Di BastianContrario

LO SDOGANAMENTO DI UN' ANTICA ARTE
ovvero la caduta del tabù della fellatio nella cultura e nel costume italico
TESTO RISERVATO AGLI ADULTI*


Ora che l'antica pratica della fellatio è entrata ufficialmente a Montecitorio evocata dai guerriglieri pentastellati, trascritta negli atti dei resoconti parlamentari e rimbalzata sui giornali e in TV con esplicita dovizia di particolari linguistici, è del tutto fuori luogo continuare ad osservare un ipocrita silenzio su un argomento così importante nella storia e nell'antropologia dei costumi sessuali planetari.

Se siete bigotti, complessati, integralisti piccolo borghesi e perbenisti, non leggete oltre.
Questo articolo non fa per voi.
Da parte mia, cercherò di illustrare il mio pensiero nella maniera meno traumatica possibile, proprio per rispettare la sensibilità del lettore ma, come direbbe Busi, “non si mettono le mutande alle parole”. E comunque, se qualcuno si scandalizzerà, forse sarà un bene: non è scritto nel Vangelo di Luca che “Oportet ut eveniant scandala?”

L'antica e diffusa tecnica del sesso orale, definita con una declinazione assai fantasiosa di sinonimi, non è affatto un gioco erotico di cui vergognarsi.
Rappresenta solo una delle più gratificanti possibilità di trarre piacere dal rapporto sessuale ed è una magnifica forma d'espressione corporea e sentimentale. Tutto questo appartiene alla sfera del naturale e dell'umano.
La prestazione orale poi è la più paritaria delle tecniche erotiche perché può essere svolta anche da persone dello stesso sesso. Nella nostra cultura occidentale, ancora pesantemente condizionata dalla sessuofobia cristiana, si prova ancora imbarazzo ad affrontare certi temi, come se si parlasse di “cose sporche”, di vizi turpi da nascondere, di “peccati” per cui provare sensi di colpa.
Assurdo e paradossale, fuori da ogni logica e da ogni contesto.

Sin dai tempi della Bibbia (Cantico dei cantici),degli Egizi, dei Greci e dei Romani, l'Eros è stato visto come naturale espressione di godimento, di gioia. Ancora oggi questa sana visione del sesso è presente nella cultura orientale, in Giappone, in India, in Polinesia. Ora che di “Pompe magne” si parla anche alla Camera , in TV e sulla stampa, forse cominciamo a voltare pagina anche noi.
Intanto va rovesciata la distorta mentalità di considerare il Pompino (o Calippo, Bombolone, Idrovora, Boccaglio, Chupa, Chinotto, Pompa, Soffione, Sifone, Zabaione, ecc.) come un atto deprecabile, vietato e poco...onorevole.
Di conseguenza dobbiamo finirla una buona volta di ritenere un'offesa l'epiteto di “bocchianara “ o “pompinara” rivolto alle donne.
Una becera forma di maschilismo volgare, ottuso e provinciale conferisce infatti a questo termine una valenza negativa, di dileggio e disprezzo. Sbagliato!
L'attribuzione ha un alto significato etico e artistico, è il riconoscimento di una capacità tecnica non priva di dedizione e di amore per il bello. Dare della “bocchinara” ad una signora deve essere un complimento, non certo un'offesa! Ed è quello che hanno ben compreso le gentili parlamentari di Forza Italia, le quali hanno subito contestato i grillini per gli epiteti rivolti alle deputate P.D.
Le “Berlusconines” hanno giustamente rivendicato il diritto di primogenitura in questo campo, non consentendo che le prerogative da tempo loro riconosciute per “chiara fama” siano attribuite alle inesperte colleghe di una...Rosy Bindi!

Rivalutiamo en plein air il valore di una pratica sessuale bella e importante, non continuiamo ipocritamente a relegarla nelle nicchie degli amatori e degli studiosi del settore. Combattiamo per abbattere questo tabù oscurantista e sessuofobico.
Quando, in un Museo, ci troviamo di fronte ad una kilix attica riproducente un' elegante pompa, ci scandalizziamo?
Se leggendo le poesie d'amore di Catullo ci imbattiamo in “Rufa la bolognese che si spompina Rufolo suo”, mettiamo forse il libro al rogo? Per non parlare del più crudo Marziale (“Perché mi chiami vecchio?/Taide non è carino:/ nessuno, Taide, è vecchio per un pompino”) Condanniamo alla Damnatio memoriae pure Marco Valerio? Ma la lista dei proscritti sarebbe infinita:pensate ad Apollinaire, all'Aretino, al Baffo, al De La Bretonne, a De Sade, Miller, Nin... e ancora a Busi e ad Almodovar, a Gola Profonda ( film cult del lontano1972).
Ai primi del '900 ci fu un pittore-illustratore francese, Paul Avrì, specialista in dipinti e disegni erotici con particolare predilezione per soggetti inneggianti alle Pompe. E vi assicuro che non si trattava di quelle funebri.

Insomma non dobbiamo avere fette di prosciutto sugli occhi, c'è tutta una tradizione che va dal Kama Sutra ai numerosi studi scientifici in ambito antropologico, psicanalitico e medico. Anche nell'area della divulgazione non mancano bei libri. La scrittrice iberica Roser Amills ,,nel suo best seller “Libro delle 1001 fantasie erotiche della storia” si sofferma sulla distinzione tecnica tra fellatio e irrumatio, ci racconta delle performance orali davvero rilevanti di Cleopatra, della Pompadour (come si dice: nomen omen...), della bella Marylin Monroe.
Di quest'ultima ricordo una spiritosa e disinibita dichiarazione rilasciata ad una giornalista che la intervistava “ Quando avevo 16-17 anni ho passato molto tempo in ginocchio, ma non certo per pregare”.
Sicuramente la Monica Levinsky avrà approvato la disinvolta confessione della mitica diva riconoscendo in quel tirocinio l'alto magistero che lei stessa e tante altre “Bocca di Rosa” hanno intrapreso per divenire donne orgogliose della completezza della propria femminilità erotica.
A tale proposito non sembri provocatorio il mio convinto suggerimento di istituire dei corsi di perfezionamento che insegnino alle fanciulle come professionalizzare un'arte che le stesse praticano solo a livello dilettantistico, senza avere contezza delle basi teoriche e della giusta tecnica.
Un'adeguata preparazione non potrà che servire al consolidamento della coppia, perché una compagna esperta e completa nell' ars amatoria sarà di certo più apprezzata ed amata dal partner.

Chi avesse la sana curiosità di approfondire l'argomento, può allacciare la cintura e partire in navigazione sul web alla ricerca di “Tutto quello che avreste voluto sapere sulle Pompe e che non avete mai osato chiedere”.
Il sottoscritto, in questa sede, ha soltanto voluto stimolare la riflessione, offrendo il suo modesto contributo alla causa dello sdoganamento di una nobile ed antica pratica sessuale ingiustamente relegata nei ristretti e semi clandestini campi degli amatori e degli studiosi, e che invece meriterebbe ben più ampio riconoscimento.

* di Bastiancontrario


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