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Approfondimenti: Paolo Taurisano: Le elezioni tra bugie e possibilità di riscatto



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Approfondimenti » 20/04/2004

Paolo Taurisano: Le elezioni tra bugie e possibilità di riscatto

Le elezioni si avvicinano e Brindisi sta per conoscere il suo nuovo Sindaco, i cittadini, purtroppo, rischiano di scegliere un nome come se si dovesse scegliere un prodotto per pulire, dopo averne usato uno, ben pubblicizato ma, poco efficace.
Continuando nella metafora delle pulizie domestiche mi sembra ovvio che, chiunque si sia cimentato in quest'arte, poco apprezzata ma necessaria, saprà che qualsiasi prodotto si scelga, questo non farà le pulizie al nostro posto ma, il cosidetto olio di gomito deve essere il nostro.
La situazione che ha visto Brindisi cadere nella vergogna non si può ricondurre esclusivamente ad una classe dirigente, fa parte di una cultura che nella nostra città ha preso sempre più spazio e che è fatta di delega e voto di scambio. Due facce di una stessa medaglia che rappresentano il visto, il lascia passare e la sensazione che si possa abusare della cosa pubblica liberamente e senza vergogna.
Tutti i politici, io compreso, si stanno preparando a queste elezioni ma, chi realmente deve sentire come proprie queste elezioni e viverle fino in fondo cercando di dare un vero segnale a questa città, sono i cittadini tutti, solo loro con la partecipazione attiva sopratutto dopo le elezioni possono davvero cambiare la città.
Un passo importante si è fatto il 27 Marzo ma, un passo non sempre indica bene il cammino, così che una volta messa in moto, questa città, deve continuare il suo cammino affinchè possa esser chiaro a tutti, dal Comune alla Regione, dalla Provincia fino alle Camere, in che direzione la città vuole andare, una direzione che chiaramente vuole allontanarsi il più possibile da uno sviluppo a vicolo cieco, qual'è stato quello seguito fino ad oggi che regalava miraggi, poco sviluppo ma sopratutto, poca salute.
Il 27 marzo deve essere l'anno zero e le votazioni solo un passaggio verso un'alternativa per questa città, una presa in carico di questa città da parte di tutti; sopratutto è arrivato il tempo per la maturità e della presa di responsabilità.
Un atto di responsabilità che deve riguardare tutti senza deleghe. Riguarda anche e sopratutto chi si sente fuori dai giochi, chi pensa che deve solo guardare o peggio giudicare e chi ha un peso in questa città e non sa di averlo o vuol far intendere di non avere. Rigurda anche i giornalisti che possono dirigere un voto o l'opinione pubblica, di questo devono prendere coscienza e assumersi la responsabilità, sapendo che anche ignorare può essere una scelta che determina una certa influenza. Riguarda le comunità religiose che possono dirigere i credenti più che nella scelta del candidato nella assunzione di responsabilità, rigurda le associazioni, le comunità di ogni titolo e grado, riguarda tutti.
C'è gente che ancora crede che possa abusare della nostra buone fede e crede di poter cancellare tutto con qualche bella parola, altri credono di poter abusare di noi comprando tutti gli spazi della nostra attenzione, messi in gioco come soldatini nelle mani e agli ordini dell'ottavo nano ma, sarebbe giusto premiare più che la dialettica, l'intenzionalità e la coerenza dei fatti.
Mettiamoci in movimento e restiamoci la città chiede giustizia e un altro tipo di sviluppo, nel cammino ricordiamoci di andare a votare, esercitiamo questo diritto per poter cominciare a praticare i nostri doveri.

Paolo Taurisano
Giovani Comunisti Brindisi


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