Musica » 27/04/2004
Radi@zioni - Hard’n’Heavy dalla A alla Zeta - Lettera R
“R” come…
RAINBOW
… L’Arcobaleno è stato il regno personale di Ritchie Blackmore, storico chitarrista dei Deep Purple fuoriuscito dalla band madre nel 1975. Quello che doveva essere un semplice progetto solista, registrato insieme ai misconosciuti Elf del bravissimo ed allora giovanissimo Ronnie James Dio, diventa in breve il primo atto di questo grande gruppo. Subito dopo la registrazione dell’omonimo 1° album “Rainbow”, però, Blackmore licenzia tutti gli Elf tranne Dio e, chiamati il batterista Cozy Powell, il bassista Jimmy Bain ed il tastierista Tony Carey, mette a punto il 2° attacco “Rising” ed è subito capolavoro! Non riuscirà mai più a ripetersi a simili livelli! Questa è storia ragazzi…
Disco consigliato: “Rising” (Polygram, 1976)
RAVEN
La band più anfetaminica e pazzoide prodotta dalla New Wave Of British Heavy Metal distrutta dalla sciagurata voglia di farsi conoscere da una fascia di pubblico più ampia… questa in estrema sintesi la parabola degli inglesi Raven. Tra l’81 e l’84 il power trio realizzò quattro dischi assolutamente terrificanti in termini di velocità e dinamismo, dischi che non hanno eguali nella musica prodotta in quegli anni. L’album “Rock until you drop” è il fiero manifesto di debutto del terzetto. Qui la band non si risparmia in nulla. Velocità, cambi di tempo micidiali, riff al fulmicotone e un cantato che definire isterico è puramente eufemistico. Sembrava impossibile che solo in tre potessero fare tutto quel macello ma tant’è! A metà degli ’80 la band si trasferirà negli States e per far breccia sugli americani virerà verso un Metal più commerciale. L’unico risultato che otterrà sarà una drastica perdita di credibilità. Quando, resisi conto del passo falso, cercheranno di tornare sui loro passi, è ormai troppo tardi. All’alba dell’ultimo decennio del secolo scorso esplode il thrash ed il loro stile appare ormai sorpassato… peccato!
Disco consigliato: "Rock Until You Drop" (Neat, 1981)
RIOT
Una band sottovalutata e nello stesso tempo saccheggiata da molti! I newyorkesi Riot non sono mai stati capaci di mantenere una line up stabile. L’unico elemento fisso è rimasto forse il solo chitarrista Mark Reale attorno al quale un turbinio di elementi si sono susseguiti fin dal debutto avvenuto nel 1977. Ma ciononostante sono diversi gli album degni di nota tra i quasi 20 realizzati sotto questo monicker. Uno su tutti è “Fire down Under”, il primo disco di vero power metal americano e probabilmente uno dei lavori più potenti mai usciti prima dell’esplosione del thrash. E’ un disco che ha dell’incredibile, sia dal punto di vista del suono – compatto e potente come mai se ne erano uditi prima – che da quello delle composizioni. La dimostrazione lampante di come si possa fare del metallo epico senza per forza dover parlare in continuazione di draghi, elfi, cavalieri e castelli incantati.
Disco consigliato: “Fire Down Under” (Elektra, 1981)
RUSH
Rush: una delle band che più ha influenzato l’hard‘n’Heavy delle ultime decadi? Chiedete ai Dream Theater per delucidazioni! Il trio canadese dei Rush si forma nel 1968 per giungere all’esordio solo nel 1974 con un 1° omonimo album fortemente influenzato da un suono alla Led Zeppelin. Il tiro verrà subito corretto con il 2° lavoro grazie all’inserimento del virtuoso batterista Neil Peart che da quel momento i poi si occuperà, oltre che dello sviluppo tecnico della band anche di buona parte dei testi creando, fra l’altro, interessanti concept di carattere fantascientifico. Nel periodo che va dalla metà dei seventies fino ai primi ’80 i Rush infileranno un capolavoro dietro l’altro e senza mai accodarsi alle mode, ma anzi, proponendo un inconfondibile marchio di fabbrica che vanta ormai innumerevoli tentativi di imitazione. Difficilissimo trovare un punto debole nella ormai più che trentennale storia di questa geniale band. Ancora oggi i Rush continuano ad ergersi al di sopra della mischia e a dispensare classe in abbondanza… e non solo dal punto di vista musicale!
Disco consigliato: "Hemispheres" (Mercury, 1978)
“Hard’n’Heavy dalla A alla Zeta” va in onda ogni lunedì nel corso di RADI@zioni, solo e soltanto su Ciccio Riccio.
A cura di: camillofasulo@ciccioriccio.it
|