Personaggi » 26/04/2004
Maurizio Ciccolella
Una di queste realtà è rappresentata da Maurizio Ciccolella, giovane attore e regista teatrale, che dopo diverse esperienze in giro per l’Italia e l’Europa, ha scelto di “fare teatro” a Brindisi.
Maurizio nasce a Brindisi nel 1975. In città intraprende privatamente gli studi di danza classica e teatro con Ruxandra Nicolescu (Opera di Bucarest), Patrizia Rizzo e col Maestro Orazio Costa.
Non ancora ventenne lascia la nostra terra per affinare gli studi ed accrescere il proprio bagaglio di esperienze.
Nel 1994 partecipa in qualità di attore al Riccardo III di W. Shakeaspeare con la regia di A. Cvjetcovic mentre negli anni successivi ha modo di frequentare personalità del calibro di Richard Olivier (direttore del Globe Theater di Londra), J. Alschitz (maestro russo) e Giuseppe Patroni Griffi (con il quale prende parte alla tournée teatrale del Romeo e Giulietta di W. Shakespeare).
Frequenta l’Accademia teatrale della Calabria dove studia con gli insegnanti dell’ormai ex Bottega teatrale di V. Gasmann e di seguito vince il Concorso per la Scuola di Teatro del Piccolo Teatro di Milano, fondata da Giorgio Strehler e si diploma come attore professionista. Qui conosce il Maestro Luca Ronconi col quale collabora per diversi spettacoli (Il Sogno di A. Strindberg, Phoenix di M. Cvetaeva, Candelaio di G. Bruno, Infinities di J.D. Barrow e Amor nello Specchio di G. Andreini).
Maurizio Ciccolella inizia ben presto a crearsi credibilità e fama nell’ambiente e questo lo porta ad essere chiamato a partecipare a spettacoli teatrali e musicali diretti da registi di spessore internazionale quali Roman Polanski (Amadeus di P. Shaffer), Luigi Proietti (Socrate di V. Cerami), Franco Zeffirelli (Aida di G. Verd) e Peter Stein (Tat’jana di A. Cechov).
Nonostante continui a lavorare e studiare fuori città, il giovane artista brindisino pone le basi per la realizzazione de suo sogno: creare a Brindisi una scuola di teatro.
A tale scopo inizia a portare il teatro nelle scuole (Liceo Scientifico, Professionale per i Servizi Sociali, V Circolo elementare), si impegna in alcune regie (Astaroth) e fonda l’Associazione Culturale e Artistica “S.M.T.M.” (Scuola per Mestieri del Teatro del Mediterraneo) con la quale si occupa di formazione teatrale e spettacoli (all’attivo l’associazione ha lo spettacolo “LE MILLE E UN MARE” prodotto dall’Amministrazione Comunale).
Maurizio, come egli stesso ama ripetere, è tornato a Brindisi “dopo aver lavorato molto fuori”. Dice: “Vorrei che attorno al nostro fare teatro si creasse un sistema articolato che ci coinvolga tutti. Tanti, troppi a Brindisi non sanno come passare la serata: partirei da questo per arrivare ai concetti sociologici e culturali più importanti”.
A Ciccolella piacerebbe creare in città un modello di cultura che ponesse in sinergia il lavoro individuale, l'intelligenza degli organizzatori ed il sostegno delle Istituzioni. L’esempio è ciò che avviene a Lecce con i Cantieri Koreja. “Sono rimasto veramente suggestionato” – ammette Ciccolella - che a soli 38 Km da Brindisi qualcuno abbia avuto la forza e la possibilità di realizzare quello spazio dove si respira con chiarezza la voglia di fare qualcosa di bello, di ricercato. I Koreja si sono creati un loro pubblico affezionato che sostiene l'iniziativa in un rapporto circolare di proposta-accoglimento”.
Prima di partire per Roma dove reciterà in un “Romeo e Giulietta” promosso dall’Amministrazione Provinciale di Roma, Maurizio Ciccolella sarà impegnato in città nella regia di “Theatrum Chemicum", che andrà in scena il 7 Maggio al Teatro Impero (l’incasso della rappresentazione sarà devoluto al Brindisi Calcio).
Inoltre sta lavorando ad un progetto dal titolo "L'atleta e la vergine" che intende realizzare la prossima estate con il contributo delle Amministrazioni locali.
”Il mio progetto futuro – conclude Ciccolella - è fare spettacoli per sperimentarci come gruppo che sta crescendo. Voglio comunicare a chi lavora con me cosa significa scegliere di fare teatro. E' una responsabilità che ti deve "comprendere" quasi completamente. Sono felice quando chi lavora con me inizia a prendere l'iniziativa, quando sposta l'ago della bilancia dai problemi quotidiani all'impegno di costruire qualcosa di forte”.
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