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Musica: Radi@zioni - Hard’n’Heavy dalla A alla Zeta - Lettera S



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Musica » 01/05/2004

Radi@zioni - Hard’n’Heavy dalla A alla Zeta - Lettera S


“S” come…

SAMSON
Band seminale della N.W.O.B.H.M., ma sarà per sempre ricordata soprattutto per aver ceduto agli Iron Maiden lo storico singer Bruce Dickinson. Punto! La scheda potrebbe anche chiudersi qui.
Disco consigliato: "Live At Reading ’81" (Raw Fruit, 1990)

SAXON
Band storica della N.W.O.B.H.M. assieme ai Maiden e ai primi Def Leppard. Con uno stile musicale essenziale e di grande impatto la band riuscirà a ritagliarsi uno spazio tra gli emergenti di allora grazie soprattutto alla tagliente voce di Biff, a riffs chitarristici arrembanti e a grandi ritornelli a presa rapida. Dopo un esordio penalizzato da una produzione a dir poco scandalosa, i Saxon consegneranno alla storia una trilogia formalmente impeccabile – “Wheels Of Steel”, “Strong Arm Of The Law” e “Denim And leather” – l’apice della loro produzione, a tutt’oggi. Poi, malgrado una lunghissima carriera caratterizzata da album complessivamente abbastanza buoni, questo combo scivolerà lentamente nel dimenticatoio. L’inossidabile classe però permetterà loro di assestare ancora, anche in tempi recenti, incisivi colpi di coda in grado di restituire il giusto lustro alla ruggente leggenda del guerriero Sassone.
Disco consigliato: "Wheels Of Steel" (Carrere, 1980)

SCORPIONS
Con un background che affonda le proprie radici nel gran calderone degli anni ’60, dalla psichedelia all’hard rock, passando attraverso beat, jazz e rock spaziale, gli scorpioni teutonici approdano sulle rive del più classico melodic hard rock di stampo settantiano con una serie di ottimi ma ormai dimenticati lavori quali “In Trance”, Virgin Killer” e “Blackout”. Il loro momento di gloria però svanisce con gli anni ’80 quando, incapaci di rinnovarsi e incalzati dalle nuove leve del metal finiscono per diventare la parodia del più banale metal in forma canzonetta, buono per degli spot pubblicitari e forse neanche più per quelli. Nessuno piangerà per la loro scomparsa. Val la pena però andare a procurarsi almeno uno dei sopraccitati lavori, non foss’altro per godere di quell’esplosiva miscela che qualche volta la band è stata capace di far brillare!
Disco consigliato: "Blackout" (Harvest, 1982)

STEPPENWOLF
… Il lupo della steppa… nome preso a prestito dal titolo di un noto romanzo di Herman Hesse. Il gruppo esordisce sul finire degli anni ’60. Scarsi mezzi tecnici a disposizione ma grande attitudine a creare il grezzo rock’n’roll che ha sempre caratterizzato il loro tiro. Sul loro album d’esordio sono presenti tutte le canzoni che li hanno resi popolari una volta entrate a far parte della colonna sonora del film “Easy Rider”. Per loro, bikers per eccellenza, venne coniato il termine heavy metal thunder, a significare il rombo dei motori delle due ruote. La leggenda termina lì dove è iniziata, con il 1° omonimo album, anche se a tutt’oggi il gruppo è riconosciuto tra i principali fondatori del suono hard’n’heavy. Dopo quel fulminante avvio gli Steppenwolf incideranno qualche altro lavoro tra raccolte varie ed un live album, ma il botto dell’esordio non sarà mai più ripetuto.
Disco consigliato: “The very best” (antol. Music Club, 1996)

SWEET
Non furono affatto quell’effimero fenomeno di cui si legge su varie raccolte enciclopediche, anzi! Gli inglesi Sweet possono essere indicati con pieno diritto tra i principali inventori del cosiddetto glam rock che avrà poi i suoi epigoni, ad oltre dieci anni dal loro esordio, nello street metal americano degli anni ’80 con bands quali Poison, Motley Crue, Cinderella, Twisted Sister e compagnia bella. Formatisi nel ’68 ottennero i loro primi successi nella prima metà dei ’70, grazie ad almeno una decina di singoli tutti sparati ai primi posti delle classifiche di vendita. Nella seconda parte dei ’70, con un repertorio sempre più orientato verso il metal e poi verso una sorta di pop rock molto curato, la band conoscerà un’inarrestabile declino accelerato dall’esplosione del punk rock e della New Wave Of British Heavy Metal. Oggi sono considerati una band culto, oggetto di un’incredibile riscoperta da parte di tutti gli appassionati del suono hard rock settantiano e non solo. Disco consigliato: “Sweet Fanny Adams” (RCA, 1974)

“Hard’n’Heavy dalla A alla Zeta” va in onda ogni lunedì nel corso di RADI@zioni, solo e soltanto su Ciccio Riccio.

A cura di: camillofasulo@ciccioriccio.it


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