Approfondimenti » 31/05/2004
Un altro schiaffo alla città
Con l’approvazione al Senato del decreto legge sul riordino del settore energetico nazionale esiste il reale pericolo che venga accolta la richiesta dell’Edipower di aumentare la potenza installata e – conseguentemente – il consumo di carbone.
Il tutto è avvenuto con un voto di fiducia, senza un reale dibattito e senza tener conto delle diverse opinioni.
Questa è l’ennesima volta che le istituzioni cittadine vengono esautorate del loro diritto di decisione, e si programma il futuro della città senza tener conto della volontà della popolazione.
Dopo l’impianto di rigasificazione del metano, dopo il termovalorizzatore, ora dovremo avere altro carbone. La centrale BR-Nord - che doveva essere definitivamente chiusa – continua a funzionare, in spregio ad ogni buon senso.
Brindisi non può essere ancora una volta mortificata, a vantaggio di grandi gruppi industriali, che badano solo ai loro interessi senza portare occupazione significativa, né salute, né sviluppo.
Brindisi non può essere la pattumiera di tutti i rifiuti tossici e pericolosi che vengono bruciati nell’inceneritore contribuendo all’inquinamento dell’aria.
Brindisi non può essere inondata da carbone, trasportato senza precauzioni e versato nell’aria, per le strade, e nelle case degli abitanti.
Brindisi non può avere un’alta incidenza di decessi per tumore, e per di più sentirsi dire che le cause non sono accertabili.
Brindisi non può più accettare decisioni prese altrove.
Brindisi non può essere più trattata come una colonia.
Per tutto questo la città esprime ancora una volta forte e chiaro il suo dissenso, così come già fece il 27 marzo.
Le future amministrazioni dovranno tener conto della protesta della popolazione e ridare dignità ai cittadini che non sono più disposti a subire passivamente queste scelte.
Basta con il carbone. Basta con gli impianti pericolosi e inquinanti.
COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE, WWF, ITALIA NOSTRA, FONDAZIONE DI GIULIO, BRINDISI SOCIAL FORUM, LAV, COLDIRETTI, ARCI
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