17/12/2004

Antonino Agricola


Da studente, a Bologna, si manteneva all'Università cantando nei locali "Mannaggia lu rimu".
Oggi è un ingegnere ma continua a cantare in vernacolo.
E' Antonino Agricola, brindisino di 58 anni, che domenica 19 Dicembre, partecipa ad un concerto che si terrà in Bologna alla Villa Leona.
I cantatori in rassegna spazieranno da Modugno agli Articolo 31 e Agricola presenterà tra l'altro dei brani scritti e composti da lui, quando a fine anni 60 lasciò la sua Brindisi per l'Università felsinea.
Brani scritti per passione, per rabbia... e che lui, già all'epoca, cantava nei locali di Bologna come "L'Osteria delle dame" dove conobbe Francesco Guccini, Claudio Lolli, Lucio Dalla e gli allora sconosciuti Gigi e Andrea.
Laureato in Ingegneria Mineraria, Agricola ha una ditta che crea e gestisce gli impianti elettrici di parecchi eventi televisivi e non, ma ha continuato a coltivare la sua passione per la musica, in sordina tra amici ed in famiglia.
Cantare di fronte al pubblico in "50 ANNI IN MUSICA" è un sogno che diventa realtà, un progetto che da anni aveva nel cassetto e di cui condivideva l'idea con la sorella Anna Agricola, venuta a mancare il 19 agosto scorso, ed alla quale sta dedicando il concerto.
"Proporrò ai bolognesi anche una canzone, da me scritta, in dialetto brindisino: "Lu mendicanti". - dice l'Agricola - che scrissi come sfogo perché quando Anna ed io arrivammo a Bologna c'erano fuori da alcuni bar i cartelli con su scritto "VIETATO L'INGRESSO AI CANI ED AI TERRONI".
Gran bella rivincita.