11/02/2005

Da Key West a Fort Lauderdale - Florida


DA KEY WEST A FORT LAUDERDALE

Entrare nel porto di Key West con IVAW e’ una bella mossa. Ci sono Yatchs grandi e costosissimi ma dannatamente noiosi.
IVAW ( www.ivawcruises.com ) invece e’ come un’aristocratica signora che guarda dall’alto in basso tutti i natanti. La gente ci ammira da lontano. Ci fotografa. Grida il nome di IVAW e’ ci fa OK con il pollice in alto.
Io faccio cenni di saluto con il palmo della mano come il principe Carlo d’Inghilterra.....sono veramente orgoglioso di appartenere all’equipaggio! Ancoriamo la barca al largo con ben due ancore perche’ con le maree oceaniche non si scherza.
Mettiamo la piccola barchetta a vela, trovata da Art su un’ammasso di rifiuti dopo i violenti nubifragi dello scorso anno in Florida, in acqua e tiriamo su la vela rattoppata ma ancora estremamente elegante.
Entriamo nel porto con il vento alle spalle. Non c’e’ un posto libero dove ormeggiare la barchetta. In piu’ una donna isterica viene fuori da un gabbiotto e minaccia di far rimuovere la barca se la trova legata agli ormeggi. “ Bitch! “ e’ il commento unanime. Facciamo il giro e ci infiliamo dietro una grossa nave passeggeri.Art ci lascia li e torna indietro.
Key West, il punto piu’ a sud degli States, sembra disneyland. Le case in legno come quelle dei film western, i trenini per turisti che ti tagliano la strada ed i pub che si vantano di aver avuto clienti famosi.
“ Qui si beve il cockail amato da Hernest Hemingway”..... Hemingway ha reso famosi e ricchi posti da lui frequentati in tutto il mondo che sarebbero rimasti, con molta probabilita’, delle semplici bettole. Da Venezia, a Cuba, a Key West: tutti hanno sfruttato il ricordo dello scrittore americano piu’ famoso del 900. L’ambiente, quasi del tutto americano da turismo di massa, non mi piace e lo dico.
Cosi il giorno dopo affittiamo una macchina e via. Direzione Fort Lauderdale, citta’ a nord di Miami da dove riprenderemo il volo per Denver.
Attraversiamo tutte le isolette che compongono i keys in macchina. Sono tutte collegate da lunghissimi ponti, molti di questi sono appena rifatti. I ponti vecchi rimangono paralleli ai nuovi , ma ormai inagibili, dismessi ed in gran parte arrugginiti.
Dopo oltre 4 ore arriviamo a destinazione. Il nostro albergo e’ vicino al lungo mare. Mantiene la struttura classica degli alberghi della Florida. Due piani disposti a quadrato, con scale esterne e con le finestre che danno all’interno del cortile dove c’e’ la piscina. Purtroppo il prezzo del terreno e’ andato cosi’ vertiginosamente alle stelle da queste parti che mantenere una struttura cosi piccola risulta per molti versi antieconomico.
“ 40.000 dollari solo in tasse sulla proprieta” mi risponde la tenutaria che ha appena acquistato l’albergo dai vecchi proprietari. Angela, questo il nome della donna, mi dice che i vecchi padroni hanno dovuto capitolare perche’ non ce la facevano a mantenere la struttura in attivo.
Lei, per fortuna, avendo gia’ un’altra attivita’ simile sa gia’ di dover operare dei cambiamenti. Angela e’ una donna caraibica tutta di un pezzo. Chiaccherona sicuramente, ma che sembra sapere il fatto suo....e soprattutto mi risulta subito simpatica.
Fort Lauderdale invece ha conosciuto un grande cambiamento negli ultimi anni.
Conosciuta come la Venezia americana, per i suoi tanti canali navigabili, era il paradiso degli universitari fino a dieci anni fa. Durante lo “spring break”, pressappoco le vacanze di pasqua per noi, quando tutte le universita’ chiudono per una settimana, orde di giovani con una sola idea in mente si riversavano in questo centro.
E giu’ litri di alcol e vomitate sulla spiaggia.
Poi un bel giorno i politici locali hanno deciso di fare pulizia. Adesso non solo i locali non sono piu’ economicamente accessibili quanto dovevano esserlo prima, ma anche la citta’ e’ stata ripulita. Sono stati costruiti palazzi dove 60 metri quadri possono arrivare a costare 600 mila dollari.
Insomma e’ diventato un posto di lusso per soli ricchi. Gli alberghi come il mio sono diventati gli unici posti accessibili per gli irriducibili o per gli equipaggi degli Yatchs, che qui stazionano. Molti di questi piccoli alberghi sono gia’ stati acquistati e demoliti.
Al loro posto sorgeranno enormi hotel che gia’ portano la firma di famosi palazzinari ( Donald Trumph ne sta costruendo uno enorme proprio di fronte al mare).
LAS SOLAS ( ed e’ proprio il caso di dirlo!), la strada delle boutique e dei ristorantini, sembra ormai la 5th evenue di New York.

Gabriele D'Errico
Miami - Florida

Scrivi a Gabriele D'Errico

La finestra sul cortile americano:
Leggi di altri: "Stelle e Strisce" di G.D'E.

Leggi i Viaggi

ivawcruises.com