19/04/2005

Lo Strip - Las Vegas II


Riesco a defilarmi con destrezza dai legami familiari e sgattaiolo via dal Marriott mormone e privo di peccati. In tasca gli schemi per sedermi al tavolo da gioco. Lungo la strada li guardo e li riguardo mentre mi avvio verso lo Strip.
Lo Strip consiste in una lunga strada dove sono concentrati gli alberghi più grandi con i più grandi casino.
Arrivo al Bellagio. L’enorme vasca davanti all’imponente costruzione nasconde 1200 boccagli da cui fuoriescono spruzzi alti decine di metri che, come tante ballerine, danzano al ritmo di musica. Uno spettacolo fantastico animato da 4500 lampadine.
Dall’altra parte della strada il famosissimo Caesar Palace in cui tutti i grandi campioni di boxe si sono alternati tra glorie e clamorose sconfitte. Il palazzo di Cesare è una struttura imponente che ricostruisce i fasti dell’antica Roma imperiale. In un grande giardino si alternano colonne e capitelli, statue di Cesare e una ricostruzione perfetta a grandezza naturale della Fontana di Trevi ( che con la roma imperiale c’entra poco) oltre ad un colosseo sullo sfondo.
Di fronte il Venetian Hotel, che al posto del giardino ha un’enorme piazza San Marco con tanto di torre del campanile, torre dell’orologio, ponte di rialto e palazzo dei dogi a grandezza naturale. E’ la struttura più sorprendente per la sua ricostruzione dettagliata nei minimi particolari. All’interno gli affreschi alle pareti e sul soffitto dei dogi veneziani. Poi la scena cambia e ci si ritrova a passeggiare come nelle calli veneziane sotto un cielo che alterna i vari momenti del giorno con un effetto di luci coinvolgente. Sono stati ricreati anche diversi canali collegati tra loro dove i gondolieri, vestiti nella loro uniforme, portano a spasso i turisti cantando a squarciagola canzoni popolari italiane. Ma la bellezza del Venetian Hotel sta nel fatto che la ricostruzione artistica che convive con negozi e ristoranti è separata dal Casino.
Gli altri hotel infatti, per quanto sorprendenti nella loro struttura, perdono gran parte del loro fascino non appena si passa per la porta principale. Ci si ritrova infatti subito in una sala enorme piena di centinaia di slot machine e diversi tavoli da gioco.
Al Venetian incontro anche la prima coppia che ha deciso di celebrare il proprio matrimonio su una gondola. Prima di partire per il “fatidico sì” in barca, vedo il futuro marito visibilmente emozionato ripetere la formula magica. Le statistiche dicono che è più facile vincere milioni ad una slot machine che vedere un matrimonio celebrato a Las Vegas passare il decennio. L’ultima in ordine di apparizione è Britney Spears. In una notte di bagordi ha sposato un suo amico di sempre per poi chiedere il divorzio il giorno dopo, dopo che i fumi dell’alcol avevano lasciato il passo alla ragione .
La mia emozione invece e’ di altra natura. E’ quella di sedermi ad un tavolo di Black Jack con una conoscenza del gioco di qualche giorno anche se con tanti schemi studiati con meticolosità. Mi vedo prima milionario scendere da una limousine bianca con un sigaro in bocca e dopo qualche istante, barbone con un cartello in mano all’angolo di una strada. Scaccio questi pensieri contrastanti e scelgo il mio tavolo. Mi concentro ricordandomi le parole del mio vicino di casa. Una cameriera vestita da coniglietta mi chiede se ho voglia di bere qualcosa. Finchè sei seduto al tavolo da gioco o anche ad una slot machine puoi bere tutto quello che vuoi gratis, in più servito da queste veementi fanciulle.
Ordino dell’acqua ed una birra. Il fattore deserto unito al nervosismo del principiante ha rinsecchito le fauci.
In mezz’ora batto 4 black Jack. Vinco oltre 100 dollari e mi chiedo sarà questo il momento di fermarsi?
Faccio una ultima puntata e perdo. La risposta è sì: è questo il momento di fermarsi . Raccolgo la mia vincita e la cambio tutto soddisfatto in denaro contante, in bigliettoni verdi.
Esco dall’Hotel Venezia tutto pimpante con 100 dollari in più in saccoccia e ritorno a fare il foto-turista!

Gabriele D'Errico
Las Vegas - Usa

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