12/05/2005
"Mantovano e la Giunta Rossa" di Alfio Tarullo
L'opinione del sottosegretario Alfredo Mantovano:
ECCO LA GIUNTA ROSSA !
"La giunta regionale pugliese è oggi quella più a sinistra d'Italia, Emilia-Romagna inclusa"
Tempestiva ed ineluttabile ci giunge l'opinione-sentenza del coordinatore regionale di A.N. sulla giunta regionale pugliese presieduta da Nichi Vendola.
Senza timidezze né dubbi amletici Mantovano, che aveva sapientemente e spietatamente attaccato Vendola, prima delle elezioni, accusandolo di voler abolire la proprietà privata, torna alla carica con esplosive dichiarazioni apparse sulla stampa di sabato 7 maggio.
Egli sentenzia:
"E' una Giunta di sinistra-sinistra con qualche lieve...come si dice in gastronomia sulle guide da gourmet? Con qualche scaglia di centro su un piatto completamente rosso".
A parte il simpatico e appetitoso accostamento degli assessori di centro al formidabile formaggio parmigiano, v'è, nell'ironica esternazione di Mantovano, un senso di timor panico per gli eventuali sfracelli che potrebbe compiere una giunta siffatta, piena di odiosi bolscevichi che compongono il piatto forte, l'ossatura coriacea del neo organismo regionale... Ma come, gli elettori pugliesi NON si sono spaventati dall'incombente pericolo costituito dalla soppressione della proprietà privata ? Ah, no? Si tengano, adesso, la Giunta più rossa d'Italia, Emilia-Romagna inclusa. (Ma non è un far torto alla Toscana e alla Basilicata?) .
Quel che preoccupa Mantovano non è, comunque, il programma politico della giunta rossa che più rossa non si può, che ovviamente non contiene alcuna indicazione perché sia lesa la proprietà privata, ma, sentite, sentite... :
"Non vi è soltanto una sproporzione tra i partiti del centro e quelli della sinistra: con consensi simili a quelli che ha oggi la Margherita, Alleanza Nazionale contava nella passata consiliatura su 4 assessori e sul presidente del Consiglio regionale. Mi pare che la Margherita e Udeur mettano insieme non più di tre assessori e non so come facciano a chiamare questa giunta di centro-sinistra"
In effetti, la Giunta Vendola conta, nel suo seno, su tre assessori - tra Margherita e Udeur- (mentre AN ne aveva quattro) e detiene la presidenza del consiglio regionale, carica alla quale sarà eletto Pietro Pepe che succederà al baffuto, simpatico, caustico e fascistissimo Mario De Cristofaro. Quindi tutta la minuziosa commisurazione peritale di Mantovano -che sembra uno speziale col bilancino- ci conduce a questa considerazione: che AN aveva un assessore in più oltre, come oggi la Margherita, la presidenza del consiglio.
Tutto qui? Si consideri che le liste del centro-sinistra sono più numerose di quelle del centro-destra e quindi soltanto Mantovano può stabilire in astratto una simmetrica proporzionalità tra AN e "Margherita-Udeur" con vantaggio numerico di AN ! E poi, ci sembrano vecchi discorsi da manuale Cencelli che non ci aspettavamo dal coordinatore regionale di AN!
Il manuale Cencelli, come ricordano coloro che hanno purtroppo la nostra età, altro non era che una "formula teorico-pratica" inventata da Massimiliano Cencelli, funzionario della Democrazia Cristiana, messa a punto attorno agli anni '50 per la determinazione del peso elettorale di ogni corrente all'interno del partito e quindi degli incarichi spettanti ad ognuno. Prassi che tutti dichiarano di non voler seguire.
L'esternazione di Mantovano prosegue con un complicato giudizio sull'entità della vittoria di Nichi Vendola.Sentite un po' questa libirintica escursione matematica:
"Vendola ha vinto con lo 0,6% di distacco da Fitto, ricevendo il consenso di metà dell'elettorato pugliese che ha espresso un voto valido e 1/3 di tutti gli iscritti nelle liste elettorali (tenuto conto di astenuti e bianche) No, la composizione di questa Giunta NON tiene conto del risultato uscito dalle urne".
Dunque, Vendola, considerato l'esiguo distacco, ha ottenuto la metà dei voti validi, ma tenendo conto degli astenuti (coloro che NON si sono recati alle urne) e di coloro che, pur andando a votare hanno depositato scheda bianca, ha il consenso di un terzo della potenziale totalità dei votanti pugliesi.
Il calcolo matematico è perfettamente esatto. Se su 100 elettori solo 68 si sono recati a votare, Vendola ha ottenuto la metà di questi 68, cioè 34 : che è appunto un terzo di 100 (più o meno...).
Ma se l'elucubrazione bizantina di Mantovano matematicamente è perfetta, eguale discorso può farsi per Fitto il quale anch'egli ha ottenuto un terzo di tutti gli iscritti nelle liste elettorali; se menomazione c'è per Vendola, questa vale anche per Fitto. O no?
Conclude Mantovano:
"Lo spostamento a sinistra del nuovo governo pugliese non tiene in considerazione l'orientamento della gran parte dei pugliesi: è un dato politico che non mette in dubbio la legittimità delle scelte di Vendola. La cui Giunta è comunque oggi quella più a sinistra d'Italia, Emilia-Romagna inclusa"
Ma insomma chi sono questi terribili bolscevichi che si annidano nella Giunta Vendola?
Il primo è il addirittura il vicepresidente, nonchè assessore alle "Attività produttive", Sandro Frisullo le cui latenti tendenze rivoluzionarie sono note a tutti.
Poi c'è l'ostunese Francesco Saponaro, assessore al Bilancio e Programmazione economica, che in effetti è una persona pericolosissima: la GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO lo presenta come "Docente di Progettazione Organizzativa e Sistemi Qualità (le maiuscole sono della Gazzetta non mie) presso l'Università di Bari, ha ricoperto il ruolo di Dirigente in organizzazioni sovietiche quali la Finpuglia, Biomed, Ciasu e Svimservice e, udite udite!, dal 1985 al 1990 è stato consigliere regionale e capogruppo del PCI! E l'assessorato del "Mediterraneo-Cultura-Pace" nientemeno che a Silvia Godelli? Costei, Laureata in Filosofia, è professore associato di Psicologia Clinica all'Università di Bari, autrice di numerosi saggi, consigliere regionale nel 1985, nel 1990 (col PCI !) e nel 1995 in qualità di indipendente nelle liste di Rifondazione Comunista! E ora Vendola l'ha chiamata al governo pugliese aggiungendo alla "Cultura" anche il Mediterraneo e la Pace! Oh, cosa ci attende, altro che Emilia-Romagna o Toscana, dove più non si vive e non esiste la proprietà privata! Più modesto, quale rivoluzionario bolscevico, l'assessore al "Lavoro e Formazione profesionale" Marco Barbieri, docente di diritto del lavoro nella Facoltà di Giurisprudenza di Foggia nonché avvocato civilista, esperto di pubblico impiego. Sembra un essere innocuo, con occhialini da professorino e papillon alla Gaglione che lo ingentiliscono, ma non fidatevi: la Gazzetta ci informa che egli è stato consulente del ministro del Lavoro Bassolino...quindi... ha ragione il coordinatore Mantovano.
Ma i bolscevichi non finiscono qui: alcuni si mascherano da tecnici com'è il caso di Angela Barbanente, assessore all'Urbanistica la quale è laureata, udite udite!, in Urbanistica (forse non le mancherà la competenza...) e, sempre come la presenta la nostra patrunesca Gazzetta "è stata consulente della Provincia di Bari, ricercatrice del Cnr di Bari e docente del Politecnico. Visiting professor presso le Università di Umea e Orebro (Svezia). Ha svolto ricerche Murst e Cnr per incarico di enti quali Svimez, Censis, Nomisma ecc". Costei è un tecnico o una periolosa rivoluzionaria?
Poche parole per Mario Loizzo, assessore ai "Trasporti e viabilita" che è stato addirittura segretario regionale del sindacato rosso, la famigerata CGIL.
A seguire ecco Elena Gentile, assessore alle "Politiche sociali e flussi migratori" che è stata Sindaco di Cerignola, la rossa città di Di Vittorio! E' dirigente medico dell'Unità operativa di Pediatria dell'Ospedale di Cerignola. Non si sa quale sia la sua pericolosità ma è una diessina e questo la dice lunga a Mantovano !
Paola Balducci è l'assessore al Diritto allo studio (Pubblica Istruzione, Università, Beni culturali, Musei, Bibliotche e ricerca scientifica). Attualmente è docente di ruolo pro l'Università di Lecce e, nonostante sia dei Verdi, ha marcati atteggiamenti bolscevichi, come si rileva dal suo curriculun apparentemente da studiosa.
E, dulcis in fundo, ecco qui Michele Losappio, assessore all'Ambiente e risorse naturali (Politiche energetiche, smaltimento rifiuti, aree protette). Costui ha alle sue spalle una lunga militanza prima nei movimenti della sinistra extraparlamentare e successivamente nel PCI.
Il giudizio cromatico espresso da Mantovano sulla Giunta Vendola è perfettamente giustificato.
Nella foto in alto la Giunta regionale pugliese, quasi al completo (fotografata da Mantovano).
In alto da sinistra : Sandro Frisullo (Vicepresidente) senza barba; Francesco Saponaro (Bilancio); Marco Barbieri (Lavoro);
Mario Loizzo (Trasporti); seduti: un compagno usciere;
Gadaleta (capo di Gabinetto) Michele Losappio (Ambiente ed energia); in basso: Silvia Godelli (Mediterraneo, Cultura, Pace) e Angela Barbanente (Urbanistica).
Alfio Tarullo
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