02/06/2005
C'è qualcosa che non ha prezzo!
L'incontro tenutosi a Roma mercoledi tra rappresentanti del Governo ed il Sindaco di Brindisi, Domenico Mennitti, segna una svolta epocale per il nostro territorio: un rappresentante istituzionale, talmente vicino al Governo nazionale da aver fondato il partito di maggioranza relativa, si è opposto al suo esecutivo, alle imposizioni calate dall'alto, forte del consenso di gran parte dell'opinione pubblica brindisina e delle decisioni degli enti locali Comune, Provincia e Regione.
Evidentemente, quando è troppo, è troppo! Qualcuno è deciso nella volontà di portare avanti gli interessi del territorio e non gli interessi privati.
Ma fino a che punto? Chi si schiererà pro o contro?
Il problema è proprio questo: grazie anche al Decreto sulla Competitività disegnato ad hoc per la situazione brindisina, in caso di inerzia o di ingiustificato ritardo da parte degli enti locali, sarebbe nominato un Commissario ad acta, autorizzato a velocizzare l'iter per la costruzione del rigassificatore.
Ma di certo non si può parlare di inerzia a Brindisi, almeno per ora, dato che i Consigli si sono già espressi negativamente sull'ipotesi di costruzione dell'impianto. E neppure di ingiustificato ritardo, anche perchè non può non essere catalogato come ingiustificato l'interesse di una collettività a vedere tutelate le proprie determinazioni.
Il pericolo maggiore - inutile nasconderlo- è rappresentato dall'eventuale caduta del governo Mennitti. Eppure, stando a quanto ufficialmente dichiarato, con un comunicato stampa congiunto, i gruppi consiliari della maggioranza al Comune hanno già confermato la loro fiducia esprimendo "il loro incondizionato e convinto sostegno al Sindaco di Brindisi, On. Domenico Mennitti, la cui fermezza sulla vicenda del rigassificatore interpreta oltre alla dignità dell’istituzione cittadina, anche e soprattutto la volontà di tutta quanta la cittadinanza brindisina di difendere il diritto di decidere il proprio futuro e di tutelare il proprio territorio contro ogni iniziativa incompatibile con le sue potenzialità di sviluppo.
I predetti gruppi di maggioranza confermano in tutto le linee programmatiche del governo cittadino, approvate dal consiglio comunale, nonchè la contrarietà all’impianto di rigassificazione, più volte unanimemente ribadita da tutte le forze rappresentate nell’assise cittadina."
L'opposizione, d'altro canto, pur non condividendo l'operato dell'Amministrazione in altre vicende, si è sempre schierata contro l'impianto, pertanto non farà mancare l'apporto al Sindaco proprio sulla vicenda rigassificatore.
Ma nell'incontro romano i rappresentanti del Governo hanno ribadito che la parola è oramai data e non si può rischiare una crisi diplomatica fra Italia e Inghilterra.
Se la Brindisi Lng afferma di avere già tutte le autorizzazioni necessarie per iniziare i lavori, perchè "convocare" il Sindaco di Brindisi a Roma per convincerlo della bontà dell'operazione?
Probabilmente si è voluto offrire una possibilità di disimpegno a Mennitti (con eventuale garanzia di "sistemazione politica") cosi da rendere possibile la caduta della giunta e l'apertura delle porte del cantiere a Capo Bianco.
Una situazione manzoniana, "il rigassificatore s'ha da fare", a qualunque costo. Al Governo non importa nemmeno avere la certezza che i cittadini di Brindisi puniranno il centrodestra per essere andato contro le volontà della popolazione. Figuriamoci se a Roma possono pensare che questo impianto, ad alto rischio rilevante, condizionerà il porto brindisino, già gravato dal traffico di oltre 9 milioni di tonnellate di carbone, trasportato ed impiegato nelle mega centrali. O se possono intuire, come ammesso dagli stessi gruppi di maggioranza che il rigassificatore è incompatibile "con la polifunzionalità del porto e con il modello di sviluppo che la città si è dato", oltre che pericoloso per "la vicinanza del sito ad altri impianti pericolosi e allo stesso centro abitato."
L'importante, per il Governo Italiano, è non venir meno alla parola data ai britannici: non si può tradire l'alleato Tony Blair, ma si possono calpestare i diritti dei CITTADINI DI BRINDISI.
Ma Brindisi ha il diritto di scegliersi il proprio futuro e sta tentando di farlo puntando su uno sviluppo diverso da quello imposto negli ultimi decenni, che non ha portato a nulla se non ad una crisi economica e occupazionale costante nel tempo.
Presi dalla smania di controbattere alle novità diuturne legate al fronte Rigassificatore, qualcuno ha dimenticato (o non è stato in grado) di proporre visibilità pari anche alle alternative possibili e già cantierizzate. La vicenda Rigassificatore ha cannibalizzato l'attenzione, non ha permesso di guardare oltre l'ostacolo, di disegnare la Nuova Idea di Sviluppo o solo di dare il giusto risalto a quanto si va facendo in altri settori (università, ricerca ed ambiente in primis). C'è da spiegare l'Accordo di Programma Quadro e quanto esso darà al nostro territorio, c'è da capire quanto le opere che si andranno a realizzare incideranno sull'occupazione. C'è da stringere per l'avvio delle bonifiche, che coinvolgerebbero numerose aziende dell'indotto brindisino. Solo così si taciteranno coloro che, accontentandosi di placebo temporanei, sono soliti dire che il Rigassificatore "almeno porta 40 posti di lavoro!".
La politica italiana (e brindisina) ci ha, comunque, abituato a situazioni ambigue: non sarebbe la prima volta che qualcuno intessa trame per interessi diversi da quelli manifestati dalla collettività. Errico e Mennitti, seppur perseguendo strategie diverse, sembrano legati da un unico obiettivo. I partiti che li appoggiano, seppur con diversi distunguo, sembrano siano sulla stessa rotta. Ma si sa, tutto ha un prezzo o quasi:
vedere rinascere una città... non ha prezzo
eliminare tutte le mele marce... non ha prezzo
restituire la dignità ad un territorio martoriato e maltrattato negli anni... non ha prezzo
dire no ad una Multinazionale che promette mari e monti... non ha prezzo
scoprire che Brindisi è Viva e vuole lottare... non ha prezzo....
Dire "no grazie!" a Berlusconi e Blair... non ha prezzo
.... per tutto il resto c'è Mastercard.... |