24/08/2005

Sant'Oronzo Ostuni: il discorso di Mons. Talucci


Torna a noi la Festa del Santo Patrono.
Questa porta gioia nel cuore dei cittadini poiché fa rivivere, e quasi risuonare, la bellezza della fede che dà senso all'esistenza dell'uomo.
Il nostro Santo è vissuto nella luce della fede e della speranza per sé e per gli altri, annunciatore fervido del Vangelo in tutto il Salento. Il mondo cambia, ma quel Vangelo predicato è ancora valido perché parola di Dio da annunciare in tutti i tempi.
Questa ricorrenza fa sentire il clima di festa, ma non è la festa esterna che cambia la nostra vita.
Siamo nell'anno eucaristico. E' il Signore Gesù che nella Eucaristia continua a donare se stesso per salvarci e donarci la gioia. Senza questa gioia non possiamo vivere, perché non avrebbe uno scopo la vita.
Sant'Oronzo ha subito il martirio, cioè ha dato la vita, per garantirsi la gioia che non muore, e col martirio ha indicato la strada agli uomini.
Perciò anche noi diciamo che senza il Signore, senza la Festa che viene da Lui, e senza la Domenica nella quale Lo incontriamo, non possiamo vivere.
A volte "viviamo" senza il Signore, ma non siamo nella gioia vera. Forse siamo nel piacere che passa. Ma è cosa diversa. La Festa patronale ci porti la gioia del cuore.
Un pensiero vorrei rivolgere ai giovani. Siamo appena tornati da Colonia in Germania per la Giornata Mondiale della Gioventù con il Santo Padre.
Venite invitati tutti a saper riconoscere e adorare Dio, e Dio solo. A volte "adorate" le cose e i piaceri, vi inchinate davanti a realtà effimere. In Dio al primo posto garantite la vostra dignità, nel suo volere impegnativo, ma giusto e bello, è purificata la vostra volontà.
La Giornata Mondiale (GMG) valorizzi la vostra esistenza verso ideali degni di essere vissuti. Coraggio, non vi arrendete a vivere alla giornata. Andate oltre le cose che passano.
Sant'Oronzo benedica la città, il popolo, i giovani, i turisti per saper guardare in alto verso la migliore speranza.

+ Rocco Talucci
Arcivescovo