12/01/2006
“Vincenzo Gigante detto Ugo, un eroe brindisino” - di Stamerra, Maglio, Miano
Lunedì 16 gennaio p.v. alle ore 18 a Brindisi, nell’auditorium della Biblioteca Provinciale,
il prof. Vito Antonio Lezzi e Carmine Dipietrangelo, presenteranno il volume
“Vincenzo Gigante detto Ugo, un eroe brindisino”
(edito dalla Hobos/libri)
di Vittorio Bruno Stamerra, Antonio Maglio e Patrizia Miano
Sarà presente Miuccia Gigante, figlia del martire brindisino
Antonio Vincenzo Gigante nacque a Brindisi nel 1901. Fu tra i primi ad aderire al partito comunista nato nel 1921 a Livorno da una scissione del Psi. Operaio cementista, si trasferì con la famiglia a Roma partecipando attivamente alla vita sindacale degli edili.
Nel 1925 iniziò la sua carriera di sovversivo e di rivoluzionario. Fu, in quell’anno, inviato dal partito comunista a Leningrado per frequentare la più importante scuola di partito, della cui organizzazione diventò uno dei dirigenti centrali più rappresentativi. Dopo le ben note “leggi speciali” scelse la via della clandestinità.
Viaggiò continuamente in Germania, Lussemburgo, Belgio, Francia e Svizzera. Molte furono le sue venute in Italia per organizzare il dissenso contro il regime fascista. Schedato come ”pericoloso”, e inseguito dalle spie dell’Ovra, la speciale polizia politica del regime, venne arrestato nell’ottobre 1933 nei pressi di Milano e condannato a 20 anni di galera dal Tribunale Speciale.
Nel 1943, al momento dell’armistizio, si trovava ancora recluso nel campo di concentramento di Renicci in Toscana dal quale scappò con un gruppo di prigionieri jugoslavi.
Nell’impossibilità di scendere a Sud, si diresse verso la Venezia Giulia partecipando alla guerra contro i nazifascisti nelle file della resistenza jugoslava.
Richiamato a Trieste come rappresentante del partito comunista, nell’autunno del 1944, a seguito di una delazione, venne arrestato. Fu a lungo barbaramente torturato dai nazisti che volevano fargli confessare i segreti dell’organizzazione della resistenza.
Non ci riuscirono. Di lui poi non si seppe più niente. Fu sicuramente ucciso e finì nel forno crematorio di San Sabba, a Trieste, l’unico campo di sterminio nazista in territorio italiano.
Alla sua memoria venne concessa la medaglia d’oro al valor militare.
Il libro sarà in vendita nei prossimi giorni al prezzo di €.12,00.
Per maggiori dettagli e/o per richiedere direttamente il volume è possibile contattare il seguente indirizzo e-mail:
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