23/01/2006

Il valore delle associazioni. Di Natale Cisternino


E’ il freddo pomeriggio di domenica 18 dicembre ultima domenica prima del Santo Natale.
A Montalbano come in tanti altri centri, i camini, ancora caldi, fumano affannosi gli ultimi carboni di ricchi arrosti. Nelle case, fra schiamazzi di bambini annoiati e seguitissime cronache sportive, le famiglie stanche della prima abbuffata natalizia, si adagiano sui divani godendosi il pomeriggio di un freddo giorno festivo.
Ma, per le strade silenziose e deserte, si sente il ronzio di un ape. Sono Leopoldo e Giustino che, dispiaciuti per essere stati costretti a rimandare la grande “serata delle pettole”, ignorano la festività vestendo abiti da vissuti artigiani. Con il loro sgangherato mezzo trasportano legno e strumenti che serviranno per allestire gli ultimi particolari di un Gran Presepe Vivente, orgoglioso vanto del lavoro della propria associazione e di tutta la comunità.
Loro amano dedicarsi alla organizzazione di manifestazioni. Leopoldo, molto velocemente ha appena finito di divorare il suo pranzo domenicale; non poteva fare altrimenti. Si era dato appuntamento con Giustino che, concluso di stilare l’elenco degli ultimi destinatari dei doni natalizi, lo avrebbe raggiunto nella sede della Associazione. In un altro civico non lontano dalla scuola del paese…
“E’ necessario convocare una riunione con tutte le associazioni del paese” chiosò Eugenio, il più grande e saggio dell’associazione. “Insieme e coordinati possiamo dare di più e arrivare in ogni casa”.
Ma per questo Natale, oltre a tutto il resto, non si poteva non pensare agli anziani e ai malati.
E così, in un’altra associazione, con animo altruista, un gruppetto di fedeli pensano al valore simbolico del Santo Natale: “Gireremo per le case degli anziani malati, doneremo loro un sorriso, un augurio e un pensierino. E’ Natale anche per loro!“ E mentre Del Piero segnava il terzo gol di una bellissima gara, in un’altra stanzina non distante dal centro, rintronati da una piccola radiolina, Gustavo e Antonino preparano l’ultima collection natalizia da echeggiare per le vie del paese in occasione delle distribuzione di caramelle e auguri da parte di Babbo Natale.
“Quest’anno occorre anche una zampogna oltre le campanelle” suggerì Antonino al cugino Gustavo che più dispiaciuto che arrabbiato rispose: “ho già speso 22 euro dei miei, perché non troviamo uno sponsor?” e Antonino: “Ho saputo che stasera sotto la chiesa una associazione parrocchiale ha organizzato un mercatino della solidarietà vendendo dei piccoli lavoretti fatti dai bambini e il ricavato sarà dato in beneficenza ad un centro oncologico. Potremmo pensare di autofinanziarci con iniziative simili non pensi?” Con un’occhiata d’assenso e soddisfatti del proprio intuito, i due si rimettono a lavoro.

E così, al crepuscolo, mentre assonnati e abbuffati, i pantofolai si godono gli intrattenimenti televisivi, le associazioni e volontari, laboriosi e creativi come non mai si organizzano affinché anche il natale 2005 non sia meno animato e colorato di quello passato.

Troppo spesso ormai, diamo per scontato che tutto questo ci è dovuto e che tutto viene da sé.
Invece no, non è tutto così semplice!
Dietro all’organizzazione di una qualsiasi manifestazione, grande o piccola che sia, c’è molto lavoro, tanto lavoro. Il più delle volte molto più di quanto possa lo stesso gratificare.
A nome di un cittadino, che come tanti altri ha apprezzato oltre che partecipato alle manifestazioni da Voi organizzate, dico GRAZIE!
Grazie a Voi che occupate buona parte del vostro tempo libero al paese.
Grazie al Vostro profuso impegno che non conosce stagioni giorni e orari.
Grazie a Voi per aver regalato ad un bambino l’illusione che Babbo Natale, nonostante tutto, ancora esiste.
Grazie a Voi per la dedizione talvolta gratificata solo da un semplice “Che Bello!”.
Grazie a Voi per la vostra pazienza capace di ascoltare anche i lamenti “Però si poteva fare di più”.
Grazie a Voi a nome dei malati, anziani e soli, ai quali avete portato la felicità di un sorriso, la gioia di un augurio, la compagnia di un minuto.
Grazie a Voi, a dispetto dell’indifferenza dell’amministrazione comunale, per aver fatto approdare il Presepe Vivente e il nome del nostro paese sui tavoli della giunta della Città Bianca e all’interno delle brochure promozionali del territorio ostunese.
Grazie a tutti Voi che con il vostro disinteressato lavoro fate di questo paese uno dei più organizzati del territorio.
Grazie a Voi per il contributo a tenere vivo le tradizioni e culture di un tempo.

Non esagero nel dire che una società civile e moderna affinché possa definirsi tale ha necessariamente bisogno dell’Associazioni.
Non esagero nel dire che l’emancipazione di una comunità non è solo quella economica ma anche e soprattutto quella culturale.
E a noi, che non sempre ricambiamo quanto da queste associazioni ci viene offerto, parafrasando una celebre frase di Kennedy dico: "non limitiamoci a chiedere cosa il paese può dare a noi, chiediamoci cosa noi possiamo dare al paese".

Natale Cisternino