19/01/2006
"Scemo di Guerra" @ Teatro Olmi Latiano
Fabbrica e La Biennale di Venezia
ASCANIO CELESTINI
SCEMO DI GUERRA - Roma, 4 giugno 1944
uno spettacolo di Ascanio Celestini
Genere: Contemporaneo
La pièce che ha debuttato alla Biennale di Venezia e contenuta in un libro pubblicato da Einaudi.
La liberazione di Roma tra favola e realtà nelle parole di Celestini, fabulatore e fantastico cantastorie, incantatore di anime. Premio UBU 2002 per la capacità di cantare attraverso la cronaca la storia di oggi come mito e viceversa. “Mio padre raccontava una storia di guerra. Una storia di quando lui era ragazzino” .
Mio padre raccontava una storia di guerra. Una storia di quando lui era ragazzino. L’ho sentita raccontare per trent’anni. È la storia del 4 giugno del 1944, il giorno della Liberazione di Roma. Per tanto tempo questa è stata per me l’unica storia concreta sulla guerra. Era concreta perché conoscevo le strade di cui parlava. Conoscevo il cinema Iris dove aveva lavorato con mio nonno e poi era concreta perché dopo tante volte che la ascoltavo avevo incominciato a immaginarmi pure i particolari più piccoli del suo racconto. Ogni volta che raccontava faceva delle digressioni, allungava o accorciava il discorso inserendo episodi nuovi o eliminando parti che in quel momento considerava poco importanti. Così quando ho incominciato a fare ricerca ho deciso di registrarlo e provare a lavorare sulle sue storie.
Da queste storie nasce Scemo di guerra.
Nello spettacolo si ritrovano alcuni avvenimenti molto conosciuti come il bombardamento di San Lorenzo o il rastrellamento del Quadraro con più di mille persone deportate. Alcuni fatti sono veramente accaduti a lui come quando ha rischiato di farsi ammazzare mentre raccoglieva una cipolla. Alcuni sono altrettanto veri, ma li ho ascoltati da altre persone come la storia del soldato seppellito vivo all’Appio Claudio. Certe cose me le sono inventate io o le ho prese da altri racconti di altre guerre che mi è capitato di ascoltare.
Adesso credo che questa sua storia per me sia diventata il modo per mantenere un duplice legame sentimentale: quello politico con la mia città e quello umano con mio padre.
Orari: Porta ore 20,30 – sipario ore 21,00
Prezzi: BIGLIETTI: Intero € 15,00; Ridotto € 12,00
Botteghino: La prenotazione e la vendita degli abbonamenti si terrà, dalle ore 17 alle ore 19, presso il botteghino del Teatro Olmi (via Verdi, 2 – Latiano) nelle seguenti date: mercoledì 28 dicembre - mercoledì 4 gennaio - mercoledì 11 gennaio - mercoledì 18 gennaio.
I biglietti per le singole recite saranno in vendita presso il botteghino del Teatro Olmi 5 giorni prima ogni spettacolo dalle ore 18,00 alle ore 20,00.
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