17/02/2006

“Nata in Istria” - di Anna Maria Mori


Venerdì 17 febbraio alle ore 18 nell’Auditorium della Biblioteca Comunale di Ostuni, la giorna-lista Anna Maria Mori presenterà il suo ultimo libro, “Nata in Istria”, Rizzoli editore.
La giornalista e curatrice della rassegna estiva, “Un’emozione chiamata libro”, sarà introdotta dal Sindaco della Città Bianca, Domenico Tanzarella e dalla direttrice della Biblioteca Comunale, Maria Antonietta Moro.

E’ un viaggio nella geografia e nella memoria, nella storia e nei sentimenti. E' la ricerca del ricordo della madre e lo sforzo per comprendere (far comprendere) le proprie radici istriane. La Mori parla di questo e di tanto altro, perché ''nascere in Istria'' è diverso che nascere in altri luoghi: vuol dire aver visto il dopoguerra più lungo e sanguinoso d'Europa, aver sentito di essere stranieri in patria, più di una volta e in varie epoche; ma anche essersi bagnati nel mare più bello del mon-do e aver passeggiato per quella splendida città europea che è Trieste, più vicina a Vienna, che a Roma; dove nei caffè si serve la Sacher torte; dove è nata la psicoanalisi italiana; dove è viva ancora la memoria della principessa Sissi. Essere istriani vuol dire anche non potere e non volere dimenticare le foibe, proprio adesso che ''il giorno del ricordo'' (10 febbraio) ne celebra ogni anno la memoria.

Vi si coglie l'alito di Svevo, Magris, Tomizza e tanti scrittori inguaribilmente istriani, che hanno speso tutto il loro talento per raccontare la ricchezza della loro terra. Anche la Mori parla di questo triangolo di mondo stretto tra le Alpi e l'Adriatico, oggi diviso fra Croazia e Slovenia, ma un tempo teatro di dominazioni e culture: dalla Serenissima, all'Austria-Ungheria, all'Italia e, dopo la Seconda guerra mondiale, sotto la Jugoslavia, il tragico capitolo del regime di Tito con i gulag, e le violenze etniche.

Anna Maria Mori è stata una di loro, costretta a rinunciare alla propria casa e al proprio passato. Nata in Istria racconta il suo ritorno alla terra dove ha vissuto bambina, insieme alla famiglia, in un’età della vita nella quale volti, colori e sapori si imprimono per sempre nel carattere e nella mente. Passo dopo passo, ascolta, ricorda, scrive. E in questo percorso frastagliato e intenso, coraggioso e dolente, ricompone il puzzle identitario che è l’Istria, attraverso le sue cento fiabe, mille cucine e mille memorie, in un dialogo con gli esuli, i rimasti, i defunti.
Un viaggio un po’ sentimentale, molto storico, inevitabilmente politico, che è anche una dichia-razione d’amore alla bellezza di una terra immersa nel mare, incoronata di rocce bianche e pini scuri, da troppi amata e troppe volte perduta.

NOTE BIOGRAFICHE
Anna Maria Mori è nata a Pola. Inviato speciale per “la Repubblica” dalla fondazione al 1995, ha realizzato per Rai 3 la serie “Vent’anni solo ieri” e per Rai 1 “Istria 1943-1993: cinquant’anni di solitudine” e “Istria, il diritto alla memoria”.
Tra i suoi libri Nel segno della madre (Frassinelli 1992; Premio Fregene per la narrativa), Bora (con Nelida Milani, Frassinelli 1999; Premio Rapallo; Premio Alghero per la narrativa femminile; Premio Costantino Pavan di San Donà di Piave), Gli esclusi. Storie di italiani senza lavoro (Sper-ling & Kupfer 2001), Femminile irregolare. Uomini e donne aggiornamenti sull’uso (Sperling & Ku-pfer 2002) e Lasciami stare (Sperling & Kupfer 2003). Da dieci anni cura per il Comune di Ostuni la Rassegna Letteraria, Un’emozione chiamata libro, kermesse estiva che ha portato nella Città Bianca i più grandi scrittori italiani.

COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI OSTUNI
PROVINCIA DI BRINDISI