16/02/2006

Borsa Internazionale del Turismo 2006. Di Roberto Romeo


La Bit rappresenta la più grande vetrina del prodotto turistico internazionale e del made in Italy, la location ideale per monitorare i trend del mercato e le ultime tendenze dei viaggiatori.
Osservatorio privilegiato del sistema turismo, la borsa internazionale, la cui 26a edizione si terrà nel quartiere Fiera Milano City, dal 18 al 21 febbraio prossimi, è anche un momento strategico per presentare i nuovi profili dell’offerta turistica secondo specificità del territorio e diversificazione dei competitor.

Operatori del settore, viaggiatori o coloro che tecnicamente vengono definiti “consumatori evoluti del prodotto turistico”, interessati ad approfondire gli aspetti culturali e geografici delle destinazioni, incontreranno enti di promozione del territorio, consorzi ed associazioni di categoria, aziende ricettive e catene alberghiere, tour operator e agenzie di viaggi, compagnie aeree e marittime, turismo enogastronomico, parchi e riserve naturali, società di servizi, tecnologie multimediali a servizio del turismo.
Da tempo il turismo pugliese riceve grande considerazione da parte di un’utenza interna e internazionale. Un quadro evolutivo sul quale incide in modo sensibile l’offerta del patrimonio storico-artistico e naturalistico-ambientale, rispetto al quale l’area salentina in particolare gode di riconosciuti “favor”. Ne è conferma uno studio recente del Touring Club sugli “attrattori potenziali” dei flussi turistici, che fa una proiezione prossima al raddoppio in materia di arrivi nel sud dell’Italia in tutto il 2006. E’ dunque tempo di puntare con decisione sul turismo quale unica fattispecie industriale in grado di garantire un reale differenziale di crescita. La Puglia in generale, e in più particolare il progetto geostrategico denominato “Grande Salento”, ha la necessità di migliorare la diversificazione della sua offerta, dei cosiddetti “turismi”, rendendola contestualmente organica e sistemica: a cominciare da quello balneare, che ha raggiunto la sua fase “matura”, per finire con le forme cosiddette “in definizione” come il turismo commerciale, culturale, croceristico, escursionistico e gastronomico.

Nell’ambito di un piano interprovinciale di consolidamento degli interessi di settore, Brindisi deve muoversi in una duplice direzione: scegliere da una parte vision e strategie tematiche sulle quali imperniare l’economia dello sviluppo turistico, investendo ad esempio sulla riscoperta delle attrattive naturalistiche e storiche e sostenendo e ramificando la rete dei servizi e delle intese tra operatori diversi per genere di attività; dall’altra coinvolgere attivamente ogni elemento del comparto definendo progetti strutturali e terapie, indicando priorità e associando la condivisione delle scelte.
La Bit è un motore di business per gli operatori professionali attento a interpretare le esigenze del mercato e creare nuove opportunità, favorendo la dinamicità del settore. “La Borsa Internazionale del Turismo è un momento imprescindibile per chi vuole promuovere l’immagine del turismo - commenta Raffaele De Maria, assessore al turismo e alle attività produttive del Comune di Brindisi – di divulgazione, conoscenza ma anche di confronto con le altre realtà per crescere e migliorare.
E noi questo ci proponiamo. Rendere la nostra città più presente nel mercato del turismo facendo conoscere anche altri aspetti che spesso non riescono a trovare spazio. Le risorse naturali del territorio, le tradizioni, la storia, la cultura e l’enogastronomia su cui puntiamo davvero molto, nell’ottica di un percorso che tenda a un turismo innovativo capace di sostenere i flussi in bassa stagione attraverso la sistemica ottimizzazione dei punti di forza”.

Il modello “Grande Salento”, destinato a diventare uno strumento prossimo di ricerca e di mutualità, si propone di predisporre un comune piano di sviluppo fondato sulle affinità storiche, culturali e territoriali di un sistema geografico tripolare: la capacità di crescita e di consolidamento del settore turistico è significativamente legata alla creazione di ”network” di attività, siano esse promozionali, di assistenza, di ricettività, che forniscono una forte integrazione in grado di presentarsi agli occhi dei clienti con un “marchio” ben individuato, immagine riflessa di una definita realtà territoriale.
La Bit costituisce occasione di dialogo tra amministratori locali e operatori del settore, un momento per mettere a confronto attese ed esigenze e tracciare priorità e orientamenti di un nuovo “libro bianco del turismo”. Idea delle istituzioni territoriali è, come già detto, marcare nell’immaginario del mercato un tratto identificativo, una vision, del prodotto rispetto al territorio, attraverso la promozione delle tradizioni culturali, storiche e sociali del luogo: interessi e finalità convergono fino a disegnare un indirizzo ben pianificato e determinato.

Le offerte turistiche che si rivolgono soltanto alla vacanza al mare, o solo a quella d’arte piuttosto che alle “esplorazioni enogastronomiche”, sono destinate a morire. Il turista moderno è ormai orientato verso la cosiddetta “esperienza di benessere totale”, ossia la possibilità di trascorrere un soggiorno in un territorio capace di mettere a disposizione tutto ciò che si possa desiderare in termini di offerta turistica.
Bisogna anche ricordare che i flussi turistici sono ormai distribuiti in una fascia di tempo più estesa, meno stagionalizzata. Si rende per questo necessario articolare un modello di turismo moderno, in grado di soddisfare le molteplici esigenze del turista del nostro tempo. Un vero e proprio salto di qualità che richiede un cambiamento decisivo di mentalità da parte di imprenditori, associazioni ed enti pubblici.

Occorre dunque definire di concerto un tavolo consultivo e strategico che abbia a fondamento i seguenti angoli strutturali:
- incentivare l’integrazione e l’aggregazione tra le imprese turistiche;
- riadeguare le infrastrutture al fine della riqualificazione urbana e territoriale;
- sostenere la riqualificazione delle imprese turistiche promuovendo azioni mirate di marketing;
- incentivare e assistere l’innovazione tecnologica degli uffici di accoglienza turistica.

L’esaltazione delle tradizioni storiche, culturali e ambientali, non deve dar vita d’altra parte a una incontrollata frammentazione del prodotto-territorio: occorre preservare, compito proprio delle autorità assegnate, un’immagine unitaria non statica e sempre appetibile e invitante per il turista.
Il campo di definizione del sistema turistico è quello del marketing territoriale, che prende in analisi la domanda di mercato così come questa sia incentivata con mirati strumenti di promozione e di comunicazione. Un’attenta analisi di mercato, infatti, non deve trascurare principalmente tre aspetti di rilievo: il grado di soddisfazione del turista che visita il territorio, l’individuazione dei punti deboli (minacce) che tengono lontani alcuni segmenti di domande, la determinazione di potenziali nuovi target cui rivolgere particolari attrattive del territorio.
Solo un’attività di marketing coordinata e pianificata, tutt’altro che singoli atti e provvedimenti lasciati all’occasione, capace di dare risalto alle peculiarità del territorio sotto un segno riconoscibile (una sorta di speciale etichettatura), può generare valore aggiunto tra gli operatori del settore, privati e pubblici.

Roberto Romeo