08/08/2006

Oro nero


La benzina in America viene venduta a galloni.
Un gallone corrisponde a circa 4 litri (3,78 per la precisione). Pur pagando un prezzo di $3 al gallone (più o meno il prezzo odierno), il rapporto con il prezzo della benzina in Italia è di molto inferiore.

In America è normale avere almeno 2 macchine per famiglia se non 3 o 4 , considerando che l’età minima per richiedere la patente di guida e’ 16 anni.
Stando comodamente seduti in macchina si possono fare diverse operazioni “drive through” come acquistare un hamburger o depositare un assegno, attraverso uno sportello apposito.

L’industria meccanica e l’industria petrolifera sono entrambe molto potenti in America, tanto da ostacolare con tutte le proprie risorse ogni tentativo di cambiamento.
Esempio tra tutti è lo Stato della California, dove per una politica “volutamente” sbagliata sin dagli inizi, è lo Stato Americano economicamente più florido ed anche quello dove il trasporto pubblico è quasi inesistente o funziona a malapena.
Solo la California rappresenta la sesta potenza mondiale, testa a testa con la nostra Italia. Il traffico californiano assomiglia molto a quello italiano sulle autostrade in Agosto, con la differenza che in California questo genere di traffico intenso è 365 giorni l’anno.

Ogni volta che c’è una crisi mediorientale con conseguente rincaro (giustificato o meno) del prezzo della benzina, si torna a parlare di possibili alternative.
Etanolo, metanolo, macchine ibride se non totalmente elettriche, sono un argomento di continua attualità dalla prima crisi del 1979.
Le prime macchine elettriche sono state create proprio negli anni 80’ ed oggi la differenza che passa tra un modello nuovo di macchina elettrica ed un modello che va a benzina e praticamente nullo, se non fosse che il primo non emette alcun tipo di inquinamento.
Le diverse altre alternative sono tutte percorribili e perfettamente funzionanti, i primi modelli ad etanolo combinato sono anche’essi degli anni 80’, e non vi sarebbe un vero e proprio esborso di denaro se non da parte delle due industrie maggiormente interessate che non vedono di buon occhio un abbandono se pur graduale della benzina.

Non importa quanto grande sia la dipendenza petrolifera dei Paesi occidentali con il medioriente, non importa quante minacce si ricevano da questi ultimi di un eventuale blocco (anche parziale) che manderebbe in tilt tutta l’economia occidentale, ancora oggi multinazionali come la Chevron e la Ford sono riuscite a bloccare ogni tentativo di riforma e di innovazione.

Non importa gli effetti devastanti sull’ambiente, l’effetto serra ed il buco dell’ozono, non importa quanto il prezzo della benzina stia incidendo sul portafoglio familiare creando serie difficoltà soprattutto ad attività commerciali dove l’utilizzo della macchina è fondamentale.

Soluzioni: sono già presenti e funzionanti.
Basterebbe una politica più forte, anche se di sicuro scontro con le due potenti industrie. Costringere ogni rifornitore di benzina a dotarsi di un ricarico per macchine elettriche, sovvenzionare con agevolazioni economiche e fiscali l’acquisto delle stesse da parte dei cittadini e....boom ....in meno che non si dica il petrolio verrebbe utilizzato forse solo dall’industria pesante o per farne derivati.
Riduzione dell’inquinamento e dei gas serra, risparmio energetico, fine degli interessi occidentali in medioriente con conseguente fine di ogni genere di attività occidentale in quell’area (origine di ogni diatriba), maggiore salute pubblica (quindi anche risparmio sulla spesa sanitaria) , salvaguardia del patrimonio artistico che oggi si trova costantemente sotto l’attacco dell’inquinamento.

Non è utopia, è una realtà facilmente raggiungibile, basta la volontà dei nostri politici a farla propria.

Gabriele D'Errico
Chicago - Usa

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