10/08/2006
"La mia terra" di Fulvio Miglietta
Quest’anno, necessità familiari mi hanno portato a fare le ferie estive in Liguria. Bellissima, ma nel cuore ho sempre la mia terra.
Per questo ho composto una delle mie pseudopoesie che vi invio”.
LA MIA TERRA
Distese di alberi secolari
dai frutti,che vecchie molazze
trasformano negli artigianali frantoi.
Ammassi geometrici di pietre calcaree
a tracciare i confini del proprio diritto.
Pennacchi violacei fanno capolino
fra le giovani foglie di cardi grigioverdi,
naturale letargo per giovani monacelle
nei giorni che Bacco stagiona i suoi frutti.
Il verde perpetuarsi di ortaggi e verdure
che in ogni stagione dipingono a tavola
le antiche tradizioni paesane.
I mandorli in fiore che in ogni podere
col nettare dolce dei frutti corposi
rinfresca in estate, nel caldo degli orti
fra grappoli rossi e carnosi
che andranno a condire col verde basilico
la nostra cucina migliore.
Così ti vedo dal finestrino del treno
ad ogni ritorno da posti lontani
arida e rossa terra mia
da sempre nel posto più caldo del cuore.
Fulvio Miglietta
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