12/10/2006
Dall'Argentina ad Oria alla ricerca delle proprie radici
L'emigrazione oltreoceano costituisce certamente uno degli aspetti più caratterizzanti della storia del secolo scorso dell'Italia, della nostra regione, e della nostra provincia.
All'indomani dell'Unità d'Italia molti, spinti dalla situazione di indigenza, cercarono come soluzione la via dell'emigrazione verso l'America.
Lo spostamento assunse enormi dimensioni dal 1900 al 1930 a causa anche degli effetti della I^ Guerra Mondiale. Non tutto fu facile ed a portata di mano, la nuova vita che gli emigranti si apprestavano ad iniziare non si rilevò però essere quella tanto desiderata, l'inizio di una rinnovata esistenza nel Nuovo Mondo fu molto difficile.
L'Argentina fu il paese dell'America che accolse indubbiamente nella maniera migliore questa massa di
persone grazie ad una politica immigratoria di vasta apertura considerata di capitale importanza per il progresso del paese.
I nostri concittadini riuscirono ad inserirsi in settori di lavoro artigianale ed industriale. Alcuni di essi si cimentarono addirittura nella gestione di ristoranti.
Anche Oria ha un suo pezzo in questa storia di emigrazione oltreoceano. Si ha notizia, per esempio, dei Massa, Ariano, Cozzetto che erano bravi parrucchieri; dei Corrado
che erano raffinati sarti; dei Pomarico che fabbricavano strumenti musicali; Perrucci e Di Summa che gestivano ristoranti.
La maggior parte di essi si stabilì nella zona di Buenos Aires, dove tuttora vivono molti dei loro discendenti anche se si registra la presenza di nuclei in altre zone, come San
Juan, Tucuman e Mar del Plata.
Negli anni i legami con i parenti e familiari lasciati ad Oria sono sempre stati forti e forte è sempre stato il desiderio di
farvi ritorno, per brevi periodi o, in alcuni casi, definitivamente.
Si ha notizia, grazie ad alcune memorie storiche, che certamente fino agli '80 in Buenos Aires esisteva una vera e propria comunità di oritani e loro discendenti. Erano un po' tutti in contatto fra di loro e si riunivano tutti, in occasioni più o meno importanti, tipo feste di matrimonio, cresime,
battesimi, etc..
Ai nomi di persone sopracitate se ne univano altri.
In particolare vengono ricordati Antonio (Ntunucciu) Patisso ed Edmea Grassi col marito Francesco De Tommaso detto "Ciccio di Carolina".
La famiglia più numerosa, Corrado (composta da Cosimo Corrado, la moglie Tommasina Braccio ed i 7 figli: Giulio Vanini, Bruno, Baldo, Quinto Mario , Irene, Pasqualina e
Filomena) emigrò al completo fra il 1920 ed il 1930.
Oggi il processo di integrazione per i discendenti dei primi emigranti può dirsi realizzato (ormai si è giunti alla 4^ e 5^ generazione), ma rimane comunque ancora forte il legame con la terra dei propri avi, come pure può dirsi forte la voglia di ricercare proprie radici in Oria.
Il 13 ed il 14 ottobre saranno in visita per la prima volta ad Oria Alejandro e Cinthia Mallo, nipoti di Filomena Corrado. Sono entrambi nati in Argentina.
Alejandro vive a Buenos Aires mentre la sorella Cinthia da 4 anni vive in Francia. La scelta della data non è stata casuale: il 14 ottobre decorre il centenario della nascita (in Oria) della nonna Filomena, da tempo deceduta in Argentina.
Presso il Palazzo di Città, per le ore 09,00 di venerdì 13 è
previsto un incontro/saluto col Sindaco e gli Assessori.
Franco Arpa - Oria
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