26/10/2006
Iscritta Cisl controcorrente: auguro una grandiosa manifestazione
Ritengo quella del 28 ottobre una manifestazione fondamentale per il futuro del nostro territorio, un evento notevole che potrebbe mettere nell’angolo una cultura borbonica e affaristica che ha svenduto ed emarginato la città insieme al suo bellissimo porto naturale, permettendo grazie al ricatto occupazionale uno sfruttamento impietoso e devastante.
Siamo al bivio: se passa anche quest’impianto, ci avvieremo verso la condanna definitiva del territorio e della comunità, con l’aumento inevitabile del degrado ambientale e una insostenibile disoccupazione di ritorno.
Le opportunità di sviluppo annunciate dalla LNG e dai suoi lacché come le ipotetiche industrie del freddo, sono solo proclami strumentali e privi di fondamento. Se invece l’impianto non fosse costruito, si aprirebbero scenari inediti, le speranze di uno sviluppo seriamente sostenibile, un porto finalmente polifunzionale, politiche occupazionali stabili, la prospettiva di lavorare senza morire avvelenati.
Ma non è solo questo, la manifestazione del 28 ottobre è carica di significato per chi crede nel primato della politica, quella ”buona”, quella che non si fa’ condizionare dal potere delle multinazionali. C’è ancora chi crede fermamente nella democrazia e spera che in Italia non sia diventata un optional, c’è chi pensa che la partecipazione sia un dovere/diritto del cittadino, essenziale per cambiare le regole del gioco, quando queste non rappresentano più il bene comune.
C’è chi pensa che il rispetto e la dignità di una popolazione siano molto più importanti degli Interessi della L.N.G.
E’ con queste grandi e dense attese che il governo e i politici neoeletti devono fare i conti, in gioco è la loro credibilità, la loro affidabilità, di fronte una società civile più consapevole, informata e attenta a non farsi più ingannare.
Queste riflessioni m’impongono di aderire con determinazione e con grande passione alla manifestazione contro il rigassificatore, sia come cittadina, sia come sindacalista e membro del direttivo provinciale Fiba-Cisl, rendendo noto che la Fiba ha una posizione diversa dalla Cisl –UST.
Nel congresso della Fiba –Cisl avvenuto l’8/3/2005 la nuova segreteria fece propria la mozione in cui si criticava il percorso avviato con ostinazione dalla Cisl-ust rispetto alle politiche energetiche. La mozione metteva in guardia da un percorso sindacale diviso e conflittuale, oggi consolidato, ritenendolo inutile e insidioso per la classe lavoratrice già gravemente indebolita dal ricatto occupazionale, ma “sorprendentemente” funzionale alle imprese e alla LNG.
La relazione conclusiva del 6° congresso Fiba/Cisl Brindisi affermava: “l’insediamento di nuovi grandi impianti energetici nel nostro territorio, non creano occupazione stabile, condannano il territorio di Brindisi ad un destino soltanto carbonifero e gasiero. “ Nella speranza di aver contribuito ad aiutare chi crede che un altro mondo è possibile, auguro una grandiosa manifestazione.
Letizia Pacifico
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