05/01/2007
Mio Nonno. Di Pierpaolo Giardina
“Nonno, ma tu l’hai fatta la guerra mondiale?”
Una semplice domanda fatta da un nipote ad un nonno durante la solita visita settimanale; una semplice domanda e parte un racconto lungo, minuzioso, dai particolari chiari e precisi.
Non poteva trattarsi di mera fantasia di un anziano ottantaquattrenne, già decorato con medaglia d’oro per i 40 anni e più trascorsi sul mare, già decorato con la croce al merito di guerra.
Non poteva trattarsi del solito racconto miscelato ad azioni eroiche. No, i fatti erano chiari. si enunciavano nomi di persone che i libri riportano…!
“L’AMERIGO VESPUCCI…. il più bel veliero che tutto il mondo ci invidia.. mio nonno era li durante l’ultimo conflitto, mio nonno era li quando il giorno prima dell’armistizio, vele al vento, uscirono fuori dal porto di Trieste per fare rotta verso Brindisi; fuggirono per non consegnare la nave al nemico o,addirittura, affondarla secondo gli ordini ricevuti da supermarina.
Ed arrivarono a Brindisi dopo aver solcato in lungo ed in largo il mare Adriatico con l’intento di fuggire alle navi nemiche che la cercavano.
Era li mio nonno… quando fecero ingresso nel porto di Brindisi davanti ad occhi increduli della gente che sapeva dell’affondamento… Ma era una notizia falsa diramata dal nemico.
Ho cercato di sapere bene i fatti ed ho cercato di documentarmi ma, ahimé, nessun documento riportava quanto raccontatomi dal nonno...!
Non mi sono perso d’animo. Preso dalla bramosia di saperne di più ho mandato una e-mail alla Presidenza della Repubblica.
E la risposta è subito arrivata con tanto di documento: i fatti erano veri dall’inizio alla fine!
Ed ancora la mia meraviglia si è consumata quando a mio nonno è giunta una lettera di richiesta di onorificenze, da parte del Segretariato della Repubblica.
No. Lui non si aspettava tanto.
E' stata una gioia incredibile che solo chi la prova lo può capire.
Forse si sarà pure emozionato, mio nonno. Ma ne è valsa la pena… la sua corteccia di uomo tutto d’un pezzo non ha retto…. qualche lacrimuccia io l’ho vista uscire dai suoi occhi.
Soprattutto quando parla di giovani allievi di accademia imbarcati sulla Vespucci di cui non ha avuto mai più notizia!
E poi, la consegna delle onorificenze.
Nonostante ciò mio nonno che ha vissuto la guerra dice sempre che noi giovani siamo fortunati, che dobbiamo amare la pace e allo stesso modo si augura che tutto ciò che lui e molti altri come lui hanno vissuto, non si possa ripetere mai più!
BRAVO IL MIO NONNO
Pierpaolo
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