17/06/2008

Non dimentichiamo l'emozione che ci ha unito. Di Sandra S.


Abbiamo avuto il grande onore di assistere ad un evento di portata storica e tanti di noi se ne sono resi conto solo mentre tutto questo già accadeva.
I media locali hanno scandito l’arrivo del Santo Padre in casa nostra, facendo il conto alla rovescia, giorno per giorno, per ricordarci e tener vivo l’interesse su quanto stava per accadere.
Abbiamo assistito alla modernizzazione e alla rinascita di tanti punti della nostra città che, grazie a questo evento, sono stati migliorati e resi utili per noi brindisini stessi (con la grande speranza, adesso che tutto è finito, che l’intera comunità sia in grado di averne la cura e il rispetto che essi meritano).

Lascio a chi di competenza l'elaborazione di discorsi religiosi e moralisti. Né sento il dovere di dover metter il punto su quello che di sbagliato o inefficiente può esserci stato, considerato che non mi ritengo in grado di poter elaborare particolari valutazioni tecniche .

Rifletto… semplicemente… con gli occhi di una giovane 26 enne che, in questi 2 giorni, come tanti dei miei coetanei , ha assistito ad un evento così importante e speciale per la nostra città.

Mi capita oggi, per la prima volta nella mia vita, di sentirmi davvero orgogliosa di appartenere ad essa e credo che, oggi , ognuno di noi debba sentire dentro di sé la stessa emozione.

Vedere la nostra Brindisi all'attenzione delle maggiori testate giornalistiche televisive è stata un’emozione forte, indescrivibile come mai prima era stato possibile…
In questi 2 giorni ho visto volti illuminati da sorrisi, occhi curiosi e attenti , ho avvertito gioia e tranquillità, emozione e partecipazione …
Oltre che negli scatti, le immagini di questi due giorni rimarranno impresse nel cuore e nella mente di tutti noi …

Fino agli ultimi istanti ho avvertito il forte timore che non fossimo in grado di poter affrontare tutto questo, viverlo nella maniera giusta, sia per ragioni culturali che pratiche, perché conosciamo bene la nostra grande indolenza e insofferenza nei confronti di tutto ciò che è novità e ragione di stimolo per questa città.
Abbiamo sempre avuto il brutto vizio di tirar fuori critiche e di far si che i tanti problemi che assillano il nostro territorio, causassero una sorta di disprezzo e di disagio nell’essere cittadini di Brindisi.
La grande speranza che oggi è dentro di me,come credo in tanti di noi , è che la fine di questo evento sia l’inizio di qualcosa di bello, nuovo, innovativo... non solo per la città …ma per ogni singolo cittadino che ogni giorno la vive. E che, da questo momento in poi, potrà, forse, iniziare ad amarla di nuovo.

Che questa esperienza sia di stimolo per capire che anche noi possiamo fare qualcosa e che, quando capita, siamo in grado di affrontarla con grande garbo e partecipazione.

Qualcuno dirà … non è tutto come sembra, ci sono tante cose che non sono andate bene e non occorrono certo grandi valutazioni tecniche per capirlo, ma in fondo… niente è mai come sembra … e crederci significa avere la forza e la grande voglia di approfittarne, ripartire e mettere da parte ogni sorta di polemica...

Ascoltare la telecronaca dei giornalisti Rai che, ieri mattina, hanno elogiato il nostro territorio e lodato la compostezza e la grande partecipazione del nostro popolo e dei tanti fedeli che hanno preso parte all’evento, posso assicurarvi che è motivo di grande riscatto per noi tutti …
Dobbiamo rendere il giusto merito alle cariche istituzionali,e ringraziale per l’opportunità offerta alla città.
Ma è il caso di ringraziare anche noi stessi che, per la prima volta, abbiamo avuto davvero la voglia di esserci ….
Facciamo si che ciò che la spiritualità e l’emozione ha unito, non venga dimenticato.
Per noi stessi e per la nostra terra.

Sandra S.