26/10/2007

Italo Nunziata presenta la stagione del Nuovo Teatro Verdi


Il Nuovo Teatro Comunale Giuseppe Verdi si avvia ad una nuova fase della sua vita.
Dopo alterne vicende finalmente potrà svolgere il ruolo che gli è proprio, quello di essere il punto di riferimento per la crescita culturale e lo sviluppo economico di una città. É tutto da costruire, in una città che è stata privata del teatro per oltre 50 anni e l’avvio di un progetto così ambizioso diventa una sfida importante.
“Ritornare al sud” non è solo il titolo dello spettacolo inaugurale della stagione, ma anche uno dei percorsi progettuali del Teatro nei prossimi anni.
Al di la della prestigiosa presenza di Giancarlo Giannini lo spettacolo nasce dall’incontro del regista pugliese Cosimo Damiano Damato con lo scrittore Marcello Veneziani, un testo ispirato all’opera letteraria “Il segreto del viandante” dello stesso saggista, con arrangiamenti musicali riletti in chiave jazz da Franco Battiato.
La nostalgia del meridione diventa un cammino iniziatico verso le radici, un flash-back sul passato prossimo e lontano, necessario bagaglio verso il futuro.
Il tema sarà anche argomento di dibattito il giorno precedente al debutto dello spettacolo e vedrà la partecipazione oltre che dell’autore Veneziani, del Presidente della Regione Puglia Niki Vendola, dell’Nn. Nicola Rossi, del prof. Massimo Lo Cicero e del Presidente della Fondazione On. Domenico Mennitti.
Convegno-Spettacolo: una formula alla quale faremo spesso ricorso per sottolineare la particolarità dell’evento.

Il programma della stagione continua con la proposta dei maggiori classici della drammaturgia internazionale (Shakespeare, Goldoni, Cecov, Pirandello, De Filippo, Brecht) fino ad arrivare alla proposta di importanti autori della drammaturgia moderna e comtemporanea (Fassbinder, Massini, Frayn) portati in scena da artisti come Luca De Filippo, Isa Danieli, Leo Gullotta, Carlo Dapporto, Tato Russo).

Un cartellone vario ed interessante non solo per autori ed interpreti, ma anche per le differenti letture degli allestimenti scenici, alcuni dei quali in esclusiva regionale come “Il giardino dei ciliegi”, “Le lacrime amare di Eva von Kant”, “L’odore assordante del bianco” e naturalmente “Ritornare al sud”.
Testi e spettacoli porteranno il pubblico a riflettere su importanti temi di attualità quali i rapporti all’interno della famiglia, delle realazioni di coppia, l’ipocrisia del perbenismo borghese, la guerra, l’ambiguo rapporto tra sogno, realtà e teatro. Temi che ritroveremo negli spettacoli di danza “Giulietta e Romeo” e “Why” e nel musical “Hair”.

Progetto di grande interesse è il rapporto che la Fondazione instaura con due delle più importanti realtà del mondo musicale e teatrale italiano: la Fondazione Accademia della Scala e il Piccolo Teatro di Milano.
Continuando il discorso sulla formazione iniziato con la presenza nella passata stagione della giovane orchestra Luigi Cherubini, l’Accademia della Scala in collaborazione con il Piccolo di Milano sarà presente nella nostra stagione con la messa in scena della famosa opera di Mozart “Così fan tutte” per la regia di Giorgio Strehler, con la presenza dei giovani interpreti e musicisti dei Corsi di Alta Formazione Professionale dell’Accademia della Scala.
“La storia della bambola abbandonata” sarà invece il progetto di formazione del Piccolo Teatro di Milano, che coinvolgerà le scuole elementari e medie con una serie di laboratori all’interno delle scuole e sul palcoscenico.

Una stagione viva, interessante, varia, propositiva ma che soprattutto dialoga e interagisce con la città e il suo pubblico.

Italo Nunziata
Il Direttore Artistico