10/12/2007
Lettera di un cardiopatico al Presidente della Regione. Di Aldo Indini
Egr. Governatore dott. Nichi Vendola
Sono convinto di richiamare la sua attenzione non solo come cittadino, ma anche perché il primo dei miei sette figli è nato come Lei nel 1958.
Geometra, ex dipendente del Comune di Brindisi, oltre ai compiti istituzionali assegnatigli, ed attività esterne, per le particolari benemerenze acquisite, è insignito anche di tre onorificenze al merito della Repubblica Italiana.
La mia vita ha avuto una svolta il giorno 4 gennaio 1989 quando, colto da malore sono stato soccorso dagli operai del Comune che, con un camion, mi hanno trasportato presso l’ospedale “Di Summa”, di Brindisi dove sono stato ricoverato per infarto.
E’ nota alla S.V. l’assenza di un reparto di cardiochirurgia nella mia città. Ebbe così inizio il mio pellegrinare in Italia.
Sono stato tre volte ricoverato presso gli “Ospedali Civili” di Brescia, mentre ho effettuato il il recupero presso la “Clinica del Lavoro” di Veruno.
Sono stato ricoverato sei volte presso l’Ospedale “Fazzi” di Lecce sia per il primo intervento chirurgico per essere sottoposto a 4 BPAC, in seguito otturati in parte con conseguenti e ripetute necessità di impianti di angioplastiche, anche perchè sofferente di diabete insulina dipendente.
A San Giovanni Rotondo, oltre ad una visita di controllo presso l’ Ospedale “Sollievo della Sofferenza”, anche il conforto del “Pio” luogo.
Durante le riunioni presso l’Associazione Provinciale per la lotta contro le malattie Cardiovascolari, la S.V. è spesso oggetto di particolare attenzione, intervenendo ho cercato sempre di far comprendere che ormai pur avendo gli amministratori la responsabilità politica, è attribuita ai dirigenti la gestione amministrativa e non sempre questi hanno confluenze parallele.
Sono venuto a conoscenza che, grazie alla cooperazione italiana in Africa attualmente sono in corso di realizzazione strutture ospedaliere di cardiochirurgia, ma penso che siano un po’ lontane per poterle raggiungere e spero che dopo questo intervento si pensi anche alla mia città.
Signor Governatore, se è noto che Cristo si è fermato ad Eboli, è meno noto che Togliatti si è fermato a Bari quando fece mancare il numero legale nella commissione parlamentare per la suddivisione della regione in Regione Puglia e Regione Salento, probabilmente avremmo già la cardiochirurgia a Brindisi, poiché non più soggetti alla sudditanza barese.
Cordiali saluti.
Geom. Aldo Indini
Per grazia di Dio Cardiopatico Anziano
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