05/01/2008

Perchè non si utilizza il Kanguro? Di Aldo Penta


Sono trascorsi più di tre anni da quando il Comune di Brindisi ha costruito in alcuni quartieri le isole ecologiche.
Il cittadino, più volte colto dalla curiosità, si domanda: “ A cosa servono questi dispositivi meccanici? Per quale ragione non entrano in funzione?”

L’isola ecologica automatizzata è dotata di dispositivo di compattazione. Il Kanguro è interrato e presenta solo una colonna fuori terra. Proprio in questa colonna il cittadino inserisce la sua tessera magnetica per essere individuato e, successivamente, digita il codice del tipo di rifiuto da inserire e la struttura pressurizzata (formata da diversi contenitori che girano su una corona) ruota e si posiziona correttamente. Solo a quel punto, si getta il rifiuto che viene pesato e associato all’utente.

L’apparecchiatura, consente di rapportare la spesa per la Tarsu all’effettiva produzione di rifiuti solidi urbani.

Sono stati spesi soldi pubblici per poi tenerli fermi e il cittadino, che doveva avere giustizia contributiva sulla riduzione della tassa sui rifiuti, attende che ciò avvenga.
L’Amministrazione Comunale ha applicato sulla Tarsu la tariffa più alta rispetto a tutto il Salento.

La pesatura puntuale dei rifiuti rappresenta quanto di meglio si può fare per poter garantire giustizia contributiva ai cittadini che, in quanto produttori di rifiuti, sono chiamati a pagare le relative spese di smaltimento.
Il sistema costituirà non solo la base, il principio fondamentale della cosiddetta “tariffa” dei rifiuti, ma anche lo strumento tecnologico che darà qualità, precisione e oggettività a tutti i servizi ambientali.
A Brindisi in tutti i quartieri viene effettuata la raccolta differenziata porta a porta, il cittadino non usufruisce di alcuna riduzione tariffaria, al contrario delle altre città d’Italia in cui la tariffa per la Tarsu viene calcolata in base ai metri quadri dell’appartamento e al numero delle persone residenti.
Inoltre, la tassa si compone di una quota fissa e di una quota variabile, mentre sulla raccolta differenziata viene applicata una tariffa ridotta sulla parte variabile anche del 30%.

Ed allora, perchè il Comune non riformula il sistema e si attiva per dare risposte concrete ai suoi cittadini?

I cittadini di Brindisi hanno dimostrato di saper collaborare con le Istituzioni per la tutela dell’ambiente e la raccolta differenziata, che non si traduce in alcun vantaggio economico per il cittadino, prova chiaramente che i Brindisini adempiono ai propri doveri.

Aldo Penta