09/02/2008

Le lacrime amare di Petra Von Kant @ Nuovo Teatro Verdi - Brindisi


Sabato 9 febbraio sul palco del Nuovo Teatro Verdi andrà in scena in esclusiva regionale lo spettacolo di prosa “Le lacrime amare di Petra Von Kant” di Rainer Werner Fassbinder, una produzione del Teatro Stabile dell’Umbria in collaborazione con il Teatro Stabile di Torino.

L’imponente statua di un corpo nudo di donna sovrasterà il palco dello spettacolo portato in scena nella traduzione di Roberto Menin da Antonio Latella, acclamato regista napoletano attento ai nuovi linguaggi e all’innovazione. Protagonista della pièce è Laura Marinoni, attualmente una delle attrici più interessanti e apprezzate per la sua versatilità e potenza espressiva, che si è aggiudicata l’edizione 2007 del premio “Eleonora Duse” quale miglior attrice di prosa dell’ultima stagione.
Sarà affiancata sulla scena dalle attrici Silvia Ajelli, Cinzia Spanò, Sabrina Jorio, Stefania Troise, Candida Nieri e dagli animatori d’ombre Massimo Arbarello e Sebastiano Di Bella.

Per ulteriori informazioni sullo spettacolo e per prenotazioni è possibile consultare il sito www.teatrocomunalebrindisi.it, telefonare in orario d’ufficio al numero 0831/229230 o rivolgersi al botteghino del teatro in via Santi 1 a partire da giovedì 7 c.m. dalle 16.00 alle 19.00.

Note sull’opera:
E’ un testo tagliente ed intenso che porta in scena una relazione omosessuale tra due donne come simbolo dei rapporti di potere che si instaurano all’interno della coppia. Una pièce estremamente attuale, di particolare interesse e fascino, in cui l’autore, figura fondamentale del rinnovamento culturale del dopoguerra tedesco ed europeo, opera un’analisi lucida e disincantata dell’amore nella nostra società; nelle relazioni di coppia si rispecchiano i più generali “rapporti di potere” della società capitalistica, che impediscono una devozione sincera, disinteressata e soprattutto un equilibrio reale tra i partner, inevitabilmente divisi da differenze di classe, cultura, disponibilità economica.
Una stilista di moda, Petra von Kant, donna emancipata, ricca e affascinante, cade preda dell'amore per una ragazza di estrazione proletaria spregiudicata e senza scrupoli. I ruoli si ribaltano: la donna di successo, abituata a dominare gli altri, diventa schiava del suo oggetto amoroso.
La sua è una disperata determinazione di far vivere il proprio sentimento ad ogni costo, infrangendo tutte le convenzioni sociali che lo impedirebbero. Il finale coincide con uno dei meccanismi tipici del melodramma di Fassbinder, ovvero la protagonista si ritrova nella situazione di partenza, nella solitudine del proprio dramma esistenziale.

COMUNICATO STAMPA FONDAZIONE NUOVO TETARO VERDI