26/05/2008

Il brindisino che spianò la strada ad Annibale. Di Aldo Indini


Il Dizionario Biografico degli Uomini Illustri di Terra d’Otranto, Editore, Pietro Lacaita, Dicembre 1999, comprende 109 Uomini Illustri nati a Brindisi.

L’ Amministrazione Provinciale di Brindisi ha concesso il suo patrocinio a questo “Dizionario” curato da insigni docenti dell’Università di Lecce a cui va il grande merito di aver recuperato dagli archivi poderosi volumi manoscritti di oltre un secolo fa e di averli proposti, in versione semplificata, per un più vasto pubblico di studiosi e di appassionati cultori di storia locale.

A pag. 130 il suddetto “Dizionario” riporta: « Dasio (Età romana) Militare nato a Brindisi. Ricordato da Livio e da Polibio come il comandante di Clastidio che si fece corrompere con 400 nummi d’oro e consegnò la cittadina di Clastidio, posta tra il Po e le Alpi, nelle mani di Annibale». I cartaginesi ebbero così accesso ai grandi magazzini di viveri che sarebbero dovuti andare invece alle truppe romane. In compenso Annibale dimostrò magnanimità verso la popolazione di Clastidio risparmiando le loro vite.
Annibale famoso generale cartaginese (n. 247 m. 183 a.C.) attraversò le Alpi e grazie alla strada spianata del brindisino Dasio con la consegna della cittadina di Clastidio, giunse in Italia ove ottenne grandi vittorie: al Ticino e alla Trebbia nel 218, al Trasimeno nel 217, sino a giungere in Puglia con la vittoria a Canne del 2 agosto 216 a.C.
Polibio politico e storico greco (205-200 a.C.) la cui fama è legata alle Storie, nelle quali sostiene l’esigenza di una storiografia rispondente ai criteri di dimostrazione «scientifica», in quanto basata su un esame accurato delle fonti, e nelle Storie ricorda la corruzione di Dasio.
Tito Livio Storiografo latino (Padova 59 a.C. ivi 17 d.C.), verso il 27 a.C. cominciò a scrivere la sua storia di Roma in 142 libri che nei manoscritti reca il titolo Ab urbe condida libri, opera che si arresta al 9 secolo a.C..

Nella sua storia Livio propone modelli di natura morale, ed in questi inserisce la consegna da parte del brindisino Dasio, per 400 nummi d’oro, della cittadina di Clastidio nelle mani di Annibale.

Aldo Indini