14/09/2008
A mio nonno. Di Gabriele D'errico
Dedico questa poesia a mio nonno, Alberto Del Sordo, recentemente scomparso
A MIO NONNO
Fisso lo sguardo nel vuoto
del poeta la posa.
Come il poeta ammaliava le donne
con l’essere
“audace ed ardito”.
Duro come le pietre
che formano i vicoli
della Vecchia Brindisi
con i nomi incisi e persi nella storia.
Delle apparizioni vantava la luce,
dei santi invidiava la perseveranza.
La carne trafitta
ricordava la passione,
la carne esultante
la debolezza umana.
Lasciando il corpo
rimane un’anima pulita
e purificata negli ultimi respiri di liberta’.
Ed a noi solo il ricordo
di un uomo unico
e della sua amata città
persa nei vicoli della storia.
Gabriele D’Errico
|