22/11/2008
Il 20 novembre 1675 – Tagliata la testa ad A. Pennetta. Di Aldo Indini
Dalla “Cronaca dei Sindaci”, apprendiamo che il 6 maggio1675, passò ad altra vita il sindico Cataldo Passante e il 20 agosto dello stesso anno venne eletto sindico Tomaso Pennetta.
Il 10 novembre 1675 fu carcerato Antonio Pennetta fratello del sindico Tomaso che era ritenuto per i suoi comportamenti e con seri problemi per la municipalità, “fuorigiudicato”. E fu per questo ed altro che il 18 di detto mese di novembre il governatore di questa città, a seguito al dispaccio di S.E. privò di sindacato detto Tomaso, e il governatore fece congregare le famiglie solite, e si fece il nuovo sindico e in loco di detto Tomaso fu eletto Sindico Giuseppe Mugnozza.
Addi 20 sempre di detto mese di novembre avvenne l’irripetibile. Nella città di Lecce venne tagliata la testa al sopradetto Antonio Pennetta.
“Mamma li turchi”.Addi 5 giugno 1676, due galere di turchi verso tre ore di notte dietro alla marina della Torre della Penna, dove sbarcarono e saccheggiarono cinque masserie, e vennero dietro la madonna del Casale dei patri riformati.
A Mugnozza seguì quale sindico Lorenzo Ripa, ma il 20 agosto 1677 venne eletto sindico Giuseppe Della Ragione e come primo auditore viene eletto l’ex sindico Tomaso Pennetta.
Ciò che era successo il 6 maggio 1675 con il passaggio ad altra vita del sindico Giovanni Passante, si ripetè, addi 24 gennaio 1678, con il passaggio ad altra vita il sopradetto sindico Giovanni della Ragione restando quale pro sindico, in quanto primo auditore, Tomaso Pennetta.
E’ sotto questo pro sindacato che il 3 giugno 1678 è sepolta in cattedrale, Francesca Parata “morta di saetta”.
Siamo così giunti al 20 agosto del 1678 quando viene rieletto sindico l’ex primo auditore pro sindico Tomaso Pennetta.
“ Costui per alcuni suoi fini particolari alli 6 del mese di febbraio 1679, che fu la mattina del penultimo giovedì di carnevale, a tempo che era una giornata fredda, ventosa e nevosa, e tutte le persone stavano ritirate nelle loro case, fece congregare il reggimento generale, (consiglio comunale) e aggregò alcune famiglie suoi aderenti, soliti ad intervenire ai pubblici parlamenti, sotto il pretesto di voler fare provvista di grani e collusivamente in tempo che mancavano le famiglie solite, fece chiamare trenta persone parte cittadini e parte forestieri e quelle fece ammettere al reggimento”. (Seguono i nominativi dei trenta suoi amici a partire da Nicolò Pennetta).
E sotto il sindacato di Pennetta che il 6 febbraio 1679 alla Maddalena viene sepolto il Marchese di Carovigno Scipione Granafei.
Aldo Indini
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