06/04/2009

Radi@zioni: "Cold War Kids - Loyalty To Loyalty" - Il disco della setitmana


RADI@zioni – IL DISCO DELLA SETTIMANA
COLD WAR KIDS “Loyalty To Loyalty”
(V2, 2008)

Tracklist:
1. Against Privacy
2. Mexican Dogs
3. Every Valley Is Not A Lake
4. Something Is Not Right With Me
5. Welcome To The Occupation
6. Golden Gate Jumpers
7. Avalanche In B
8. I’ve Seen Enough
9. Every Man I Fall For
10. Dreams Old Men Dream
11. On The Night That My Love Broke Through
12. Relief
13. Cryptomnesia

I COLD WAR KIDS non sono gli ultimi arrivati tra i gruppi provenienti dagli U.S.A. La loro storia è fondata su migliaia di concerti, diversi EP e un disco d’esordio come “Robbers & Cowards” che, nel 2007, li mise in luce come una delle realtà più originali e luminose del rock alternativo.
Dopo il brillante debutto, attesi al varco del secondo album, il quartetto di Fullerton (California) non tradisce le attese, ed anzi, rilancia la sfida. Sospesa tra atmosfere claustrofobiche ed aperture armoniche, la seconda prova dei COLD WAR KIDS conferma quanto di buono si era già notato con “Robbers & Cowards”, accrescendo ancor di più la voglia di perdersi tra le onde sonore di una loro nuova prova. Seconda freccia scoccata, secondo centro!

I punti di riferimento di questi ragazzi sono piuttosto evidenti: Tom Waits e Jeff Buckley prima di tutti, ma anche Afghan Whigs, se vogliamo. Tuttavia non si ha l'impressione di avere a che fare con qualcosa di già sentito, anzi! Sembra, piuttosto, di trovarci di fronte ad una rivisitazione moderna della concezione di blues-rock.
Un approccio musicale che sarebbe sicuramente piaciuto molto ad un regista come Robert Altman, che non ignora le ultime evoluzioni nel genere (vedi White Stripes, Black Keys o Dan Auerbach) ma non ne ripercorre stancamente gli stessi schemi.

Da queste premesse nasce l'album “Loyalty to loyalty” che, nel nostro Paese, arriva in ritardo di qualche mese rispetto agli Stati Uniti (e poi ci si lamenta del download selvaggio praticato da chi vuole a tutti i costi accaparrarsi le novità!). Le tredici canzoni qui raccolte mostrano come i COLD WAR KIDS abbiano sudato molto per trovare un sound ancora più ricercato e originale, che raccogliesse dentro di sé i segni evidenti delle loro esperienze.
Quello che ne esce è un disco dove mancherà, forse, un brano dal facile appeal, ma è un lavoro che pone delle grandi basi per i COLD WAR KIDS.
Un album sicuramente non immediato, che potrà spiazzare, anche dopo ripetuti ascolti, per la sua completa mancanza di ruffianeria e per le sue costruzioni strumentali buone soprattutto per una colonna sonora per un viaggio negli inferi piuttosto che per un distratto ascolto stesi sul divano. I COLD WAR KIDS mostrano ancora una volta il volto solitario di una America che trae prestigio ed ispirazione dal proprio passato con il cuore aperto al futuro.

Indie-rock? Blues-rock? Pop-soul? Forse è un po' di tutto questo, ma sicuramente musica di grande qualità. Se “alternativo” oggi può ancora significare qualcosa, allora questo è definitivamente “rock alternativo”!

Nota: alcuni dei commenti sopra riportati sono stati liberamente tratti dalla stampa musicale specializzata ed in particolare rovistando su vari siti web.

a cura di: Camillo “RADI@zioni” Fasulo

“RADI@zioni” è un programma ideato, scritto e realizzato da Camillo Fasulo & Marco Greco, con la radio-attiva collaborazione di Angelo De Luca, Fernando Falcolini, Antonio Marra, Angelo Olive e Carmine Tateo, in onda tutti i lunedì e venerdì dalle ore 22 alle 24 sull’emittente radiofonica CICCIO RICCIO di Brindisi – www.ciccioriccio.it