22/05/2009

Diario di bordo: pagina n. 8


Ispirati dalla vecchia tradizione marinara portoghese, avevamo pensato di chiamare con il nome “szero tituli” il galeone pirata di RADI@zioni. Ma, considerato che a molti lettori-ascoltatori questo nome potrebbe essere incomprensibile o poco simpatico, la ciurma radi@ttiva ha deciso di sostituire, ma solo per poche settimane, le vecchie e malandate vele sbiadite con quelle nuove splendenti nero-azzurre con impresso il numero della disgrazia.

Gli intrecci tra calcio e rock sono sempre esistiti nella musica. La “Red & Black” è una etichetta discografica milanese e milanista, che è sempre stata vicina al popolo del blues e all’armonicista Fabio Treves in particolare.
Vale la pena ricordare anche la bellissima ballata “Una vita da mediano” di Ligabue, giusto per indicare in interista a caso, dedicato… indovinate a chi? Ma i festeggiamenti, in questo atto di vera e propria pirateria comunicativa nero-azzurra non possono distoglierci dai temi principali del nostro diario di bordo e dalle nuove pubblicazioni discografiche consigliate dal buon Camillaccio Fasulo.

Da “RADI@zioni / The Next Generation” di lunedì 11 maggio:
Sono davvero poche le bands che ad ogni disco cambiano registro musicale, per fortuna, però, ci sono e gli YEAH YEAH YEAHS sono proprio tra queste.
Ma non è facile da giudicare questo “It’s Blitz!”, 3° lavoro per la band newyorkese. Intanto scordatevi degli esordi…
Il punk infetto e slabbrato di “Fever to tell” e la malinconica luminosità di “Show your bones” sono acqua passata! Qui, oggi, si gioca tutto su ritmi sintetici e su una produzione nova di zecca.
Risultato: un disco da ballare per i patiti dell’indie-rock che non ballano mai (e non solo)!
È stato scelto da Carmine Tateo per il frammento radi@ttivo “Disco Hot / I Dischi più ascoltati del momento”.

Sempre l’11 maggio scorso, nel “My Radio Space Book” di RADI@zioni abbiamo registrato l’adesione di un’interessante band emergente: gli eMica.
Il progetto è nato in quel di Ceglie (BR) nell’inverno del 2006 da un’idea di Gianluigi (basso e voce).
Nel settembre 2007, con l’entrata in organico di Saverio (batteria) e Mauro (chitarra elettrica), Gianluigi mette a punto una nuova strategia. Il lavoro di ricerca musicale tra i tre getta le basi per intraprendere un nuovo corso per la band. I tre elementi si fondono perfettamente… come se pensassero tutti e tre con lo stesso cervello!
Dal vivo diventano un tutt’uno con la loro musica e fanno si che la loro musica diventi un tutt’uno con il pubblico. Un groove coinvolgente, toni caldi e punte di dissonanze impetuose, voce impeccabile e stoppate sfuggenti caratterizzano lo stile degli “eMica”, trio accattivante dove il basso lega in perfetta armonia, scaraventando sull’ascoltatore, i ritmi ricercati e sfaccettati della batteria e i fraseggi scomposti della chitarra elettrica. Visitate www.myspace.com/emicarock e ascoltate i loro brani… Non ve ne pentirete!

Come ogni trasmissione che si rispetti, anche RADI@zioni ha i suoi inviati. Il nostro giovane mozzo Michele De Luca, la scorsa settimana a Ferrara, ha incontrato la storia.
John Cale, Peter Murphy, Soap & Skin, Mark Linkous, Lisa Gerrard, Mark Lanegan e i Mercury Rev… Leggendo questi nomi, chi abitualmente veleggia fianco a fianco al galeone pirata di RADI@zioni, si è già fatto più o meno un’idea di cosa potesse significare essere lì, ad assistere in prima persona, portata dopo portata, a quella lunga cena, capace di saziare anche chi aveva deciso di rimanere a digiuno quella sera o di iniziare una dieta quella stessa mattina.
Il vero spettacolo, la vera arte, è stato quel magico alone che ha avvolto gli artisti, ogni loro parola, ogni loro gesto. Ed è proprio questo che voglio raccontarvi, voglio provare a dare un nome a quelle emozioni, a quegli attimi di pura estasi: voglio riuscire a raccontarvi delle Rose di Peter Murphy lanciate sulla band di John Cale e del suo modo di muoversi sul palco mentre viene cullato dalle note di “Mutterlein”; voglio scrivere del silenzio irreale di quel suono muto, e pure così assordante, che il teatro era capace di produrre quando la piccola austriaca Anja Plaschg, in arte Soap & Skin, nascosta dal piano, lo ipnotizzava con il suo canto.
Voglio parlare del carillon di Mark Linkous, del suo abito, che pareva essere largo per lui sino a metterlo un po’ a disagio di fronte al pubblico; del vestito delle grandi occasioni di Madame Gerrard, della sua grazia infinita, dei mille baci che lanciava alle prime file e ai loggioni; del camaleontismo dei Mercuri Rev, della chitarra suonata con l’archetto del violino, del suono d’artista di strada prodotto dalla vibrazione di una sega; del teatro che sussultava, scosso dall’incredibile voce di Mark Lanegan, della sua apparente noncuranza, del suo esibirsi con le mani in tasca riuscendo in ogni caso a commuovere anche il cuore più duro attraverso quella magia che solo i grandi artisti hanno dentro; e infine voglio parlarvi del pianoforte suonato da uno scalzo e ossigenato John Cale, del suo ultimo omaggio alla “Bella luna Nico”, richiamato a gran voce a tornare sulla scena per regalare un prelibato dolce al pubblico scaldato da due ore di psichedeliche emozioni in musica e dalla temperatura elevata all’interno del Teatro Comunale della città degli estensi.
Ecco cosa riporta, il nostro mozzo-inviato, sulle pagine ingiallite del Diario di Bordo di RADI@zioni.
Ferrara, 10 maggio 2009, ore 21, Teatro Comunale, “Life along the borderline – A Tribute to Nico”, l’evento musicale dell’anno…
RADI@zioni c’era! Grazie a Michele De Luca.

Marco Greco